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L’attesa intorno a Pedro Acosta è sempre grande, almeno dalla primavera del 2021, da quell’esordio unico nella Moto3: tre vittorie consecutive nelle prime quattro gare.
Alla quarta stagione nel motomondiale Acosta è già in MotoGP con due titoli in tasca.
Alla fine della giornata di test a Valencia ha ottenuto il 18esimo tempo, ma quali sono state le sue sensazioni ed emozioni. Ecco le sue parole.
Ma com’è andato il suo inizio con la GasGas?
“Inizio felice. Molto felice. Tutto, dalla mattina, dalla prima foto alle nove fino alla caduta alle cinque. Vado via felice per l'intera giornata. Abbiamo iniziato senza toccare i pulsanti, senza toccare niente, solo per vedere com'era una MotoGP, le sensazioni che mi dava e abbiamo commesso degli errori. Quando ho iniziato non dico ad andare forte, ma quando ho iniziato a premere i pulsanti ho commesso un errore: c'erano curve che ho fatto con la moto completamente abbassata. Abbiamo fatto passi concreti durante la giornata e questo è stato molto importante. È stato molto importante vedere come funzionava l'elettronica sulle lunghe distanze, le gomme, i freni... Per avere un'idea generale. Stiamo gettando le basi”
Cosa ti ha sorpreso di più della MotoGP?
“Non è la moto, ma la quantità di persone intorno. Vengo da un grande team della Moto2, lì un pilota ha cinque persone intorno, qui 20 o 30 che ascoltano quello che dico. E forse dieci sono lì per dare solo due consigli, per rendere la vita un po’ più semplice”
Sui dispositivi…
“All'inizio sono andato su tutte le furie. Quando stavo per sbloccarlo ero già in curva”
Com'è andata la caduta?
“È stata una caduta per essere stato testardo ed esser voluto entrare. Con la MotoGP ci sono tanti rettilinei che non sono rettilinei perché stai lottando con la moto. Quando la moto ha impennato sono rimasto a sinistra e ho pensato "vado dentro". Vedevo altri fare delle curve, come potevo non farlo...”
Poi la caduta e la lezione...
“È stata una sciocchezza ma è bello sperimentare ora che stiamo iniziando. Sappiamo già che non bisogna essere così testardi e un giro in più è meglio che tornare ai box in scooter”
Su Pedrosa…
“Ho parlato con Dani durante la pausa pranzo, è venuto a trovarmi al camion prima che salissi sulla moto la prima volta, per darmi consigli abbastanza generali, da principiante, nel senso di "fai attenzione a questo, se" Rilassati, succederà questo..." In modo che potessi prendermi il mio tempo e non andare "da zero a cinque", ma piuttosto andare prima poco a poco, e poi andare di più. Soprattutto mi ha aiutato a non commettere errori all’inizio, a prendere slancio per il pomeriggio”