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Ci sono tre italiani, due spagnoli e un portoghese. Non è l'inizio di una barzelletta ma i sei piloti che nel 2023 correranno con una moto del 2022.
Quattro corrono con Ducati e due con Aprilia: Luca Marini, Marco Bezzecchi, Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio con la moto di Borgo Panigale. Miguel Oliveira e Raul Fernandez con quella di Noale.
Insomma, oltre alla sfida tra i piloti che corrono con le moto dell'anno scorso, è un'altra sfida tra moto italiane Ducati-Aprilia. Chi nel 2023 riuscirà ad essere performante con la moto dell'anno scorso.
La presenza di sei moto 2022 nel 2023, tutte Ducati e Aprilia, è un altro segnale della superiorità delle Case italiane sulle altre tre. Probabilmente non lo ammetterebbero mai ma diversi piloti baratterebbero la loro moto attuale con un'Aprilia o una Ducati.
Detto questo vediamo i sei piloti nel dettaglio.
Nei test è stato uno dei migliori e lui sì che vorrebbe fare come Enea Bastianini, cioè vincere qualche gara a inizio anno. Marini è stato decisamente onesto: "Chiunque su Ducati va forte", ma è anche vero che lui è uno di quelli più in forma.
Può riuscire nell'impresa di fare podi e vincere anche se, come ha detto lui stesso con la solita capacità di analisi, la GP23 oggi è molto più avanti rispetto a quanto lo fosse la GP22 un anno fa.
Il pilota classe 1998 inizia la sua seconda stagione in MotoGP con l'obiettivo di migliorare un primo anno molto buono, con un podio e una pole. Può riuscirci grazie al suo talento, a una moto che funziona e a una squadra con cui si trova alla perfezione.
Nei test è stato tra i più veloci ma per Portimao non ha un passo da primissimi posti, almeno da quanto visto nei test. La sua GP22 però è una garanzia, specie nella prima parte di stagione.
C'è voluto coraggio a lasciare la Honda, anche se le cose non andavano bene. Lui ha dubitato anche di sé stesso. Ora, dopo sei giorni di test con la Ducati, tutti i dubbi sono spariti: cambiare moto è stata la scelta giusta.
Dopo l'ultimo test ha mostrato un passo che è già da top 5, per Portimao. Ritrovato, e completamente a proprio agio con la GP22.
Dopo una prima annata non facilissima, con però una pole al Mugello, il Diggia è chiamato da Nadia Padovani e da Gigi Dall'Igna a un salto di qualità: vorrebbero vederlo sempre in top 10.
Non facilissimo visto il livello della competizione. Ma nei test è andato bene, anche se la ghiaia maledetta di Portimao lo ha bloccato.
È un pilota veloce e che vince, due GP vinti nel 2022, meglio di lui solo Quartararo, Bastianini e Bagnaia. Con l'Aprilia 2022 il feeling è stato subito buono.
In molti piloti, come Bagnaia, lo hanno indicato come una possibile sorpresa. Vediamo
Il talento di Madrid classe 2000 ha una seconda possibilità dopo il difficilissimo anno di esordio in KTM. Il suo attuale team manager ha addirittura tracciato un parallelo con Quartararo, forse un po' troppo audace, vista anche l'età dei due.
Il francese ha esordito in MotoGP con il botto a 20 anni e a 22 era campione del mondo. Raul a 23 deve ancora dimostrare tutto. Ma nei test ha fatto bene e merita una chance su una moto importante, seppur del 2022.
Sono sei e corrono su moto del 2023:
Ducati: Martin e Zarco hanno le GP23
Honda: Rins e Nakagami hanno una Honda 2023 che però non avrà le evoluzioni dei due ufficiali
KTM: Pol Espargaro e Augusto Fernandez hanno anche loro una 2023