MotoGP 2023. Tutti i significati e quel che c’è da sapere sull’arrivo degli americani in MotoGP (via Aprilia)

MotoGP 2023. Tutti i significati e quel che c’è da sapere sull’arrivo degli americani in MotoGP (via Aprilia)
Questo articolo prova a rispondere alle seguenti domande: quale può essere l’impatto di Trackhouse in MotoGP? Chi è Trackhouse? Potrebbe avere anche team nelle classi minori? Cosa ha detto Rivola su un secondo GP negli Usa? Chi è Pitbull? E Justin Marks?
6 dicembre 2023

È di sicuro una novità, una nuova strada. Gli Usa sbarcano in MotoGP con il team Trackhouse Racing, squadra già impegnata nella Nascar e che nel motomondiale schiererà due Aprilia con Miguel Oliveira e Raul Fernandez.

La struttura statunitense subentra alla RNF Racing, la cui partecipazione è stata bloccata dopo le violazioni dell'accordo con Dorna.

Trackhouse racing è di proprietà dell'ex pilota Justin Marks e del cantante Pitbull. Hanno rilevato la struttura fondata da Razlan Razali, compresi appunto i piloti.

Trackhouse arriva in MotoGP con grandi ambizioni, con tutta probabilità spalleggiata da Dan Rossomondo, direttore commerciale MotoGP arrivato dalla NBA per rilanciare l’immagine del motomondiale.

La MotoGP con questo ingresso prova a sfondare nel pubblico statunitense, in cui ci sono tanti appassionati di Formula 1, specie dopo aver visto la serie “Drive to survive”.

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Un secondo GP in USA? Rivola lo ha chiesto

"Ho detto alla Dorna – ha spiegato a Sky l’Ad Aprilia Massimo Rivola - che ora avremo bisogno di un secondo Gran Premio negli Stati Uniti. So che lavorano per espandere la nostra presenza negli Stati Uniti. La Formula 1 ha un grande vantaggio perché può correre nelle città, sui circuiti cittadini. Noi non possiamo ma abbiamo uno spettacolo unico”. 

Nel 2013 erano stati addirittura tre i GP negli States: Indianapolis, Laguna Seca e Austin.

Il ritorno dei piloti americani in MotoGP?

“Abbiamo avuto molti campioni americani in passato, e chissà se in futuro ne avremo un altro con Trackhouse ed Aprilia".

La tradizione dei piloti americani in 500 è storia e leggenda. Ma chissà che questo ingresso non porti davvero alla formazione di un pilota da MotoGP. Al momento nel motomondiale c’è solo Joe Roberts, che non brilla in Moto2. Roberts quest’anno corre con un altro team Usa: l’American Racing.

La crescita di Trackhouse, l’anticipo di un anno, team anche in Moto2 e Moto3?

Un esempio per capire la grandezza di Trackhouse: ha un team nella Nascar Cup Series, che è la massima categoria di auto negli Stati Uniti e la più seguita del paese: più della IndyCar e della Formula 1.

Il team è stato creato nel 2020 e quest’anno ha schierato due auto, la 99 con Daniel Suarez e la 1 con Ross Chastain. Proprio Chastain ha conquistato quattro vittorie nelle ultime due stagioni ed è arrivato ai playoff, cioè tra i migliori 16 migliori piloti che lottano per il titolo.

Ma Trackhouse l’anno scorso ha creato anche Project 91, un team che ha lo scopo di lanciare piloti di calibro internazionale che vogliono arrivare alla Nascar. Un nome che vi ha corso e che conosciamo bene in Europa? Kimi Raikkonen, campione del mondo di Formula 1 nel 2007 con la Ferrari.

Trackhouse è in forte crescita. Doveva arrivare in MotoGP nel 2025 ma i problemi di Razali e Cryptodata hanno anticipato i tempi.

E già qualcuno sostiene che la squadra americana potrebbe creare dei team anche in Moto2 e Moto3. Di sicuro sarebbe il modo per far crescere qualche pilota statunitense!

Cosa è di preciso Trackhouse? Musica + sport

Trackhouse Entertainment Group, come scritto sulla loro pagina Linkedin è “un'impresa sportiva e di intrattenimento fondata da Justin Marks con sede a Nashville (Tennessee). Ha l'intenzione di sposare le culture della musica e degli sport motoristici. Possiede Trackhouse Racing, che collabora con l'artista vincitore del Grammy Award Pitbull. Il team composto da due vetture della Cup Series schiera la Chevrolet Camaro n. 1 per il pilota Ross Chastain e la Chevrolet Camaro n. 99 per il pilota Daniel Suárez. La nostra missione generale è quella di avere un impatto positivo su tutte le gare dentro e fuori dalla pista”.

E chi è Pitbull? E Justin Marks?

Pitbull è Armando Christian Pérez, uno degli artisti americani più importanti del momento, nato a Miami nel 1981 e figlio di immigrati cubani. Ha oltre 10 milioni di follower su Instagram e 3 su TikTok.

Justin Marks invece è un ex pilota Nascar, figlio di Michael Marks, imprenditore e appassionato di basket (con quote nei Golden State Warriors di Stephen Curry). Ha quote societarie nel colosso Riverwood Capital, un gruppo che finanzia aziende in numerosi settori.

Marks padre è stato anche Ceo Tesla e ora siede nel Cda di GoPro. Insomma, uno bene inserito, ecco.