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Che la Yamaha in MotoGP viva un periodo difficile lo vedono tutti. A cominciare dai problemi in qualifica con Fabio Quartararo che fa di tutto per partire davanti senza riuscirci.
Poi in gara sia il francese che Franco Morbidelli danno tutto per recuperare posizioni, incappando anche in cadute e penalità: cercano di andare oltre i limiti della moto.
Poi uno vede KTM in salute e pensa “Eh... il collaudatore è Dani Pedrosa!”. E allora se questo è anche appassionato di Yamaha potrebbe fare il secondo ragionamento: “Beh, certo che Yamaha aveva Jorge Lorenzo…!, poteva usarlo come collaudatore”.
E proprio il cinque volte campione del mondo ha parlato al sito ufficiale della MotoGP della difficile situazione della squadra con cui ha vinto tre titoli in MotoGP.
“Yamaha non ha mai avuto il motore più potente – ha commentato il 99 - ma altre buone proprietà, come la stabilità in curva. La moto è più agile e più facile da manovrare in curva, il che rende più facile la vita ai piloti. Tuttavia, sembra che abbiano perso un po' di vantaggi che avevano negli ultimi anni, ma non abbiano trovato ciò di cui avevano bisogno dal motore, dalla potenza o dall'accelerazione. Quindi ora è una moto che non ha più la forza di prima".
Ancora: "Non sto dicendo che la M1 sia una moto terribile. Sono convinto che sia ancora abbastanza competitiva, ma non a sufficienza per lottare per il titolo, specialmente quando c'è un Pecco Bagnaia che è maturo e altri sette piloti su una Ducati e anche altri marchi come KTM e Aprilia sono forti".
"Sembra che la Yamaha abbia un po' smarrito la strada. Non si sa mai, ma penso di conoscere molto bene la moto e avrei potuto aiutarli a trovare il modo di sviluppare la moto. Ora hanno un altro collaudatore (Cal Crutchlow, ndr)”.