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Maio Meregalli non nasconde le difficoltà, ma, allo stesso tempo, è sicuro che Yamaha stia lavorando bene: sono cambiati uomini e metodo, i risultati arriveranno. “Ci vuole tempo: so che nelle corse non c’è, ma non si può pensare di recuperare tutto il distacco in pochi mesi. L’arrivo di Max Bartolini è stato fondamentale: i giapponesi si fidano di lui, Max non si ferma mai, lavora giorno e notte, l’approccio è completamente differente. In Giappone hanno prodotto tante novità che hanno portato benefici e dopo tanto tempo siamo tornati nelle prime posizioni nella classifica della velocità massima. Sappiamo che non basta, ma siamo solo all’inizio”.
Meregalli è perfettamente conscio che ci vogliono altre prestazioni per convincere Fabio Quartararo a rimanere nel 2025 e per attrarre un team satellite a prendere la Yamaha.
“Sono due priorità, Fabio ha capito quello che stiamo facendo, vede i cambiamenti”.
Il direttore sportivo parla anche di Alex Rins (“È molto preciso nei suoi commenti”), di aerodinamica (“Siamo ancora un po’ indietro”), degli avversari (“Aprilia mi sembra cresciuta”) e assicura: “Yamaha crede moltissimo nella MotoGP, sta spingendo forte: sono più fiducioso che mai”.