MotoGP 2024 - Acosta, cosa sta succedendo? [VIDEO]

Dopo un ottimo inizio di campionato, con due podi nelle prime tre gare, il fenomeno spagnolo sta faticando: perché? Valentino Rossi non ha dubbi: “KTM sicuramente non è troppo competitiva, ma si fanno sentire anche le cadute”. Come era successo a Jorge Lorenzo nel 2008. Proviamo ad analizzare la situazione.
26 agosto 2024

#lanotiziainprimafila di oggi è dedicata a Pedro Acosta: dopo un ottimo debutto in MotoGP, con sorpassi da applausi, un terzo e un secondo posto in gara nei primi tre GP, adesso sta faticando oltre le aspettative. Cosa sta succedendo? Sicuramente, Pedro è in confusione è ha perso confidenza, come dimostra quanto accaduto nell’ultima gara in Austria: tre cadute in prova, sempre più lento, al di là del risultato finale, di Brad Binder e di Jack Miller, dei quali aveva dimostrato a inizio campionato di essere decisamente più veloce ed efficace. Una involuzione preoccupante. Ma anche del tutto normale, per un debuttante in MotoGP. Valentino Rossi, intervenuto in diretta negli studi di Sky in Austria, non ha dubbi: “KTM non è molto competitiva e cadere con la MotoGP è molto differente di quando vai a terra con la Moto3 e la Moto2: ti rimangono in testa”.

Volendo fare un paragone con un campione del passato, si può tornare al 2008, allo straordinario debutto di Jorge Lorenzo: 3 pole, una vittoria e tre podi nei primi tre GP con la Yamaha M1. Poi, al quarto GP, Lorenzo cadde pesantemente in Cina e altre volte nel corso del campionato: mi ricordo un volo pazzesco a Laguna Seca, con Jorge che confessò di aver pensato di smettere di correre. Ecco, dopo la caduta a Shangai, Lorenzo salì altre tre volte sul podio, ma in 15 GP. Ed è successo qualcosa di simile a Jorge Martin nell’anno del suo debutto, nel 2021: pole e podio alla seconda gara, poi la caduta in Portogallo e tanti problemi successivi: Anche Martin, come Lorenzo, confessò poi di aver pensato di smettere. Ecco, due dimostrazioni che le cadute incidono, eccome: Pedro continua a dire che non è così, ma, sarà un caso, le sue prestazioni sono cambiate dopo il terribile volo alla curva 7 nel WU a Jerez. Un caso? No.

Senza punti di riferimento

Non è solo questo: Acosta paga anche il momento di confusione in KTM e la mancanza di punti fermi: un debuttante avrebbe bisogno di una base più o meno sicura, che manca in questo momento nella Casa Austriaca: spesso vengono fatte delle modifiche e cambiati alcuni componenti, come per esempio gli scarichi. Non aiuta. Sempre tornando a Lorenzo, nel 2008 aveva poi ritrovato la strada anche grazie all’esperienza di un tecnico come Ramon Forcada e a una situazione in Yamaha decisamente più stabile. Va anche aggiunto che Brad Binder e Jack Miller guidano in un modo del tutto particolare: i loro dati servono a poco o a nulla al due volte campione del mondo. Ecco, l’involuzione di Acosta è dovuta a tutto questo. Gli appassionati, comunque, continuano a credere giustamente nelle qualità di Pedro.

 

E’ questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.

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