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Misano Adriatico #lanotiziainprimafila di oggi è dedicata alla DesmosediciGP24, l’ultima creatura dell’ingegnere Gigi Dall’Igna e dei tecnici Ducati. Dopo un inizio con qualche difficoltà, al di là delle vittorie ottenute, la GP24 sembra aver cambiato marcia a partire dal GP d’Italia, al Mugello, settimo appuntamento stagionale: in gara, per la prima volta, il podio è tutto GP24, con Bagnaia primo, Bastianini secondo e Martin terzo. Adesso alla 13esima gara, ecco che ai primi quattro posti ci sono 4 GP24, con la prima GP23, quella di Marc Marquez, staccato di 6”469, che divisi per i 13 giri della sprint fanno quasi mezzo secondo al giro (0”497). Insomma, un bel po’. E anche i primi quattro giri veloci confermano la grande competitività dell’ultima Ducati. Non ci si può però dimenticare che Marquez partiva dalla nona casella a causa di un errore in qualifica, tanto che al primo giro il suo distacco era già di 2”569, e di quasi 5” al quinto giro (4”933), fino ad arrivare a un massimo di 7”584, per poi scendere a 6”4 sul traguardo. La GP23 ha dimostrato il suo potenziale nel giro secco con il terzo posto di Marco Bezzecchi solo 20 centesimi più lento della GP24 di Franco Morbidelli e 36 più veloce di quella di Jorge Martin, poi vincitore della gara. Bezzecchi ha vanificato l’ottima qualifica con una pessima partenza, tanto da transitare ottavo, proprio davanti a Marquez, alla fine del primo giro. Non sapremo vai come sarebbe andata a finire se Marco avesse azzeccato la partenza e se Marc non avesse sbagliato in qualifica, ma per quello che si è visto, Marquez aveva quantomeno la possibilità di giocarsi il podio con la coppia Morbidelli/Bastianini e mettersi alle spalle due GP24 su 4. Perché il pilota, fortunatamente, nella MotoGP fa ancora la differenza, come dimostrano le prestazioni di Martin, Bagnaia e Marquez. Ma con la GP24 sembra un po’ più facile farla.
E’ questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.