Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
E’ decisamente carico, gasato, in senso positivo naturalmente, da un grande finale di stagione 2023: Fabio Di Giannantonio è convinto che si possa ripartire dai risultati ottenuti nelle ultime gare dell’anno scorso.
Come sono stati questi primi mesi nel team VR46?
“Mi hanno accolto in una maniera pazzesca: ho avuto la conferma che è una squadra ultra professionale. Mi ha colpito molto un aspetto: si vede che il team è fatto partendo da quelle che sono le esigenze di un pilota. Si sente che è la squadra di Valentino Rossi: il pilota è veramente al centro del progetto. Questa è un qualcosa di molto bello è nuovo per me: il team fa di tutto per assecondare le esigenze del pilota per andare più forte possibile in pista. Credo sia di grande aiuto per andare forte”
Hai parlato con Valentino?
“In realtà abbiamo scambiato poche parole sul lavoro da fare in pista: lui è stato molto carino, mi ha detto di chiedergli qualsiasi cosa io abbia bisogno. Di questo sono molto orgoglioso, posso solo dire grazie di poter imparare dal più grande di tutti i tempi. Ho tantissimo da apprendere e ci saranno molte cose da chiedergli”
Secondo molti hai grandi potenzialità, doveva solo scattare qualcosa; è scattato l’anno scorso?
“Sicuramente nel 2023 abbiamo fatto un grandissimo percorso e una crescita importante, ma adesso è fondamentale focalizzarsi sul presente, sul mio nuovo cammino e questa avventura con un team pazzesco e ultra “luminoso”, super “fluo”. Sono molto carico e contento di fare parte di questa squadra: credo che insieme faremo una bella stagione”
Hai cambiato team, ma hai sempre una Ducati: questo ti aiuterà a essere competitivo fin dall’inizio?
“Ci proviamo. La GP23 è sicuramente migliorativa in alcune aeree rispetto alla GP22, mentre in altre c’è ancora da lavorare. Sarà importantissimi fare bene fin dai primi test per arrivare più pronti possibile in Qatar”
Quali sono state le tue prime sensazioni con la GP23?
“Si può dire che la GP22 e la GP23 siano simili, ma diverse… La GP23 va un po’ più forte e ha delle evoluzioni che la cambiano un po’: si può frenare un po’ meglio da dritto, ma abbiamo già individuato il modo per avere la stessa forza nella fase di entrata e a centro curva che avevamo con la GP22. Credo quindi che possa essere veramente un bel passo in avanti per noi e che la GP23 abbia un potenziale superiore e si possa andare più forte”
Quali possono essere gli avversari più tosti?
“Tutti: in MotoGP non ti puoi dimenticare di nessuno. Credo che tutte le otto Ducati saranno veloci, ma c’è qualche altra Casa che sta lavorando molto: bisogna sempre stare attenti. Honda si sta impegnando tanto, Yamaha ha fatto degli “acquisti” tecnici importanti (Max Bartolini da Ducati, NDA): saremo in tanti ad andare forte nel 2024”
Qual è il lavoro principale che dovrai svolgere a Sepang?
“Trovare fiducia con la moto dopo tanti giorni che non guidi: ti puoi allenare con qualsiasi mezzo, ma la MotoGP è una storia a sé. Sarà importante ricominciare, ritrovare gli automatismi che ti crei durante l’anno: quando fai tante gare, ti aiuta a trovare scioltezza nella guida. Ecco, credo che sarà molto importante ritrovare velocemente quella sensazione lì”
La prima gara sarà in Qatar, dove nel 2023 hai vinto: che effetto ti fa essere il pilota da battere su quella pista?
“Sicuramente è un tracciato che mi piace molto e ho un ricordo pazzesco dell’ultima gara che abbiamo disputato lì. Sarà importante lavorare bene per cercare di arrivare pronti come lo eravamo l’anno scorso: sarebbe un sogno ripartire da quel risultato… Ma prima c’è tanto da fare, i test in Malesia e in Qatar, poi vediamo come siamo messi”
Correre con la stessa moto di Marquez ti dà una extra motivazione?
“La più grande motivazione è quella di non avere ancora nel mio curriculum la stella di campione del mondo. E’ questo che mi fa alzare la mattina e mi spinge a farmi il culo in palestra o andare a correre a piedi, o tutto il resto che si fa in allenamento. Lo stimolo principale è provare a essere il numero uno”
E’ cambiata la tua preparazione?
“Io sono il primo pilota non proveniente dall’Academy che corre nel team VR, avevo abitudini differenti: stiamo valutando insieme come impostare il lavoro, come integrare quello che faccio a casa con il loro metodo. Come detto, però, non sono un pilota Academy e la mia preparazione di base rimarrà la stessa, anche perché sembra che nel 2023 abbia funzionato… Poi, come detto, naturalmente cercheremo di aggiungere tutto quello che può essere meglio
per me e viceversa. In definitiva: ci sarà una integrazione, ma non un vero e proprio cambio di preparazione”
Come ti senti a essere il primo pilota del team non dell’Academy?
“E’ figo: sono già arrivato primo in qualcosa… Speriamo sia di buon auspicio”
Sei sempre stato rivale di Bezzecchi: che effetto ti fa averlo adesso come compagno di squadra?
“E’ un aspetto curioso, ma non solo con Marco: magari sei in griglia, ti guardi in giro e vedi sempre Bez, Bastianini, Bagnaia… siamo sempre noi da quando eravamo piccoli. Adesso abbiamo delle moto più grandi, più “fluo”, più colorate, con più gente sulle tribune. Fa stra piacere aver fatto tutto il percorso insieme e sed essere arrivati tutti in MotoGP”
Oggi ti diresti contento se a fine anno…?
“… sarò continuato a crescere come pilota e se avremo raggiunto risultati migliori rispetto al 2023”