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Yamaha, come Honda, è ancora lontana e i benefici delle nuove concessioni ancora non si vedono: ci vuole tempo. Così Fabio Quartararo ha concluso i test del Qatar con il 14esimo tempo.
Ancora come Honda il problema di Yamaha è essere competitivi sul giro secco, quindi far performare la morbida.
Una cosa che Quartararo ha definito “inaccettabile”.
Ancora…
“La situazione è la stessa del passato. Il grip è orribile. Quando montiamo la gomma nuova, praticamente non cambia nulla. Ci sono solo due decimi di differenza con la media rispetto alla morbida. Dobbiamo migliorare il tempo sul giro, siamo davvero lontani”
Poi un esempio pratico...
“Nel terzo settore ho perso tre decimi nei confronti di Pecco che utilizzava la gomma media”
Qualche modifica anche nell’approccio c’è stato...
“Con Max (Bartolini, il nuovo direttore tecnico arrivato da Ducati, ndr) abbiamo fatto dei cambiamenti importanti, cose che in passato modificavamo poco a poco, ora possiamo vedere le differenze ma abbiamo bisogno di molto tempo per trovare il nostro potenziale”
Infine una constatazione e una previsione
“Il ritmo non è male. Ma se inizi P13, P14, P12, non puoi aspettarti di lottare per il podio. Essere in P6, P7, P8 è il nostro obiettivo in questo momento”