Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Parlando in un podcast del sito della MotoGP Fabio Quartararo ha affrontato alcuni aspetti trasversali del fare il pilota. La mancata competitività della Yamaha nell’ultimo anno e mezzo ha messo a dura prova i suoi nervi, facendo uscire il suo lato impulsivo.
Per questa ragione Quartararo ha deciso di lavorare con uno psicologo dello sport, o mental coach, come viene chiamato adesso.
Sulla rabbia: “Mi arrabbio molto facilmente per tutto e grido, per questo lavorare con un mental coach mi ha aiutato nella vita di tutti i giorni e anche nei rapporti con i meccanici”.
Quartararo ha chiarito di non aver “mai mancato di rispetto a nessuno” ma h anche aggiunto che “è vero che alzare la voce non aiuta a capire cosa sta succedendo".
Il lavoro è stato utile non solo per ridurre e incanalare la rabbia ma anche per migliorare il metodo di lavoro e trarre il massimo dalla M1: “È importante saper individuare ciò che non funziona. Non basta lamentarsi, perché chi deve intervenire sulla moto non sa come affrontare i problemi. È importante saper individuare i punti deboli punti, sia in curva, in frenata o con l'aderenza. È una delle lezioni che ho imparato e che mi ha permesso di mantenere un approccio positivo in situazioni critiche".