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Frankie Carchedi è inglese ("Di Lincoln"), ma con l'italiano se la cava piuttosto bene. In questa intervista racconta come è arrivato al motomondiale: "Avrei dovuto lavorare in F.1, ma, casualmente, ho conosciuto una persona di Ducati che mi ha invitato ad andare a provare con la SBK con Bayliss e Hodgson. Ho cominciato a lavorare con loro e non ho più smesso". Si parla di Joan Mir e del titolo mondiale conquistato con la Suzuki: "Non è stato del tutto inaspettato: nel 2019 cresceva gara dopo gara, si vedeva il potenziale". Quindi di Fabio Di Giannantonio: "Anche nella prima parte del 2023 andava forte, ma non riusciva a mterre insieme tutti i pezzi. Poi, quando è riuscito a partire davanti, sono arrivati i risultati". Infine, di Marc Marquez: "All'inizio, non ero abituato a vedere tutti quei giornalisti fuori dal box... La presisone? Sento sopratutto la resposnabilità sulla pressione gomme, uno come Marc non può venirre penalizzato per una cosa del genere. La controllo e ricontrollo 1000 volte". Carchedi sottolinea più volte le capacità di Marquez: "In alcune curve, sai perfettamente che va più forte degli altir. E nei suoi commenti è molto preciso".