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Montmelo - Qualcuno la butta lì a Gigi Dall’Igna: “C’è un po’ di dispiacere in Ducati perché ha vinto Jorge Martin e non Pecco Bagnaia”? Il direttore generale di Ducati Corse risponde di getto con una battuta.
“Se sei triste dopo un anno così dovresti essere rinchiuso… Ci sono tante persone all’interno del paddock che hanno più pensieri e preoccupazioni. È comunque stata una stagione strepitosa, in ogni caso il team rosso è quello che si è giocato fino alla fine gli ultimi quattro mondiali, vincendone due. La consistenza c’è. La vittoria è importante per il pilota, per il tecnico, per le persone, ma per il marchio e anche per i nostri sponsor è restare competitivi nel tempo e questo lo stiamo facendo bene”
Efficace, rende l’idea: dopo una stagione del genere, puoi essere essere contento se vesti Ducati. Ecco il bilancio di Dall’Igna.
“Sicuramente la sensazione ieri è stata diversa rispetto a quando vince Pecco, più che altro perché il pilota che ha conquistato il titolo, il giorno dopo avrebbe preso un’altra strada. La sensazione di differenza era dettata soprattutto da questo”
C’è quindi qualche rimpianto, si poteva fare una scelta differente?
“Quando abbiamo fatto la scelta abbiamo valutato la possibilità che Martin potesse diventare campione del mondo alla fine dell’anno. Per cui rimpianti non ce ne sono. Il mio obiettivo era tenere tre piloti, quindi anche Martin, ma ho capito che il sistema aveva messo paletti che rendeva impossibile tenerli tutti e tre, ho dovuto semplicemente fare una scelta, che è stata quella che abbiamo fatto. Della quale sono ancora convinto”
Cosa significa il sistema?
“Nel senso che tutti volevano che perdessimo una squadra, tutte costrizioni che non erano volute da Ducati”
Ti aspettavi questa differenza, tranne che per un pilota, tra la GP23 è la GP24?
“Avevo già detto durante la presentazione a gennaio che i numeri sulla carta parlavano di un passo avanti importante e avevo già sottolineato che avremmo rischiato qualcosa in più, perché mi aspettavo che gli altri costruttori, specie quelli con le concessioni, avessero la possibilità durante l’anno di fare passi in avanti importanti. Poi nel corso della stagione abbiamo concretizzato questo rischio”
Tra GP24 e GP25 succederà lo stesso?
“No, mi aspetto un passo in avanti un po’ più piccolo”
Tutti dicevano: Ducati non farà vincere Martin. Invece…
“Ma questo deve essere la normalità: il motociclismo è uno sport, dobbiamo essere sportivi. Dobbiamo dare a tutti i nostri piloti le possibilità di vincere. È quello che abbiamo fatto”
Che moto troverà Marquez nel box?
“Al momento il piano prevede: la sua moto di quest’anno, quindi la GP23 e il primo prototipo della GP25”
Quindi non proverà la GP24?
“Il piano a oggi non lo prevede, ma potrebbe cambiare in base a quello che succederà domani nei test”
Durante l’anno c’è stato un aggiornamento della GP23 o è rimasta quella di inizio anno?
“Qualche aggiornamento, uguale per tutti i piloti, c’è stato, ma di poco conto”
Quali sono le qualità che avete visto, anche nella telemetria, che vi hanno fatto scegliere Marquez?
“È inutile continuare a rispondere a questa cosa: lo abbiamo già ampiamente spiegato”
Come la sta vivendo Pecco?
“Un campione deve sapere anche perdere: Pecco ha già dimostrato ampiamente di essere un campione. L’importante è essere stati protagonisti: un pilota che vince 11 GP è evidentemente un protagonista di questo campionato. Ha fatto cose meravigliose, ha entusiasmato tutti i nostri tifosi”.