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Dopo la doppietta Sprint e Gran Premio al rientro della pausa estiva in Gran Bretagna, sembra tornato il sereno sul volto di Enea Bastianini che, nella conferenza stampa del giovedì austriaco, sfoggia un bel sorriso.
Enea, a Silverstone è sembrato di vedere la Bestia del 2022. Pensi di riuscire a mantenere questo livello di prestazione anche per tutto il resto della stagione?
“Sarebbe bello mantenere questa performance, ho vinto per la prima volta la Sprint e di solito non sono uno di migliori in quella gara, ma cerco sempre di migliore e di imparare del passato. Questo circuito è amico ducati e penso che saremo i migliori, dobbiamo vedere però anche le altre le case, a volte anche la KTM è stata competitiva qui. Tutto qui: sono pronto ed ho fiducia di poter ottenere un altro buon risultato. Siamo vicini ai primi due e questo è positivo, vuol dire che stiamo crescendo e che stiamo facendo bene. Magari manca ancora qualcosa ma sto cercando di mettere insieme i pezzi gara dopo gara"
Davide Tardozzi ti ha elogiato ma che ad inizio della stagione hai pensato che non ci fosse posto per te per Ducati nel 2025 e questo ha condizionato il tuo modo di vivere le corse. Hai cambiato il tuo approccio? Pensi che Tardozzi abbia ragione?
“Sai, abbiamo già ricevuto molte domande su questo argomento per tutta la stagione ma non so se già dall’inizio del campionato fossi fuori dalla Ducati. Io ho lottato ovunque per essere più veloce e non è stato facile per me trovare perché avevo saltato tante gare nel 2023 ed era importante trovare sempre più costanza e velocità e probabilmente ora è un po’ tardi. Spingo di più faccio e qualcosa di più con la moto, ma è tardi. Non so se sono d’accordo o no, ma è andata così e l’anno prossimo sarò in KTM”
Se non riuscissi a vincere il titolo, quale altro pilota vorresti che lo vincesse?
“Non lo so, Pecco ha già vinto due titoli, Marc tanti, spero io”
Di solito guidi molto bene a Misano, sei soddisfatto che si vada là invece del Kazakistan? Se la risposta è sì, i prossimi due weekend saranno cruciali per il campionato?
“Misano è sempre bello per gli italiani perché veniamo tutti da quella zona ma sarà difficile come sempre quella pista, abbiamo visto Jorge che è veloce su quella pista e lo è stato particolarmente l’anno scorso. Adesso arriveranno tante gare e tante piste importanti per me e non sarà semplice perché siamo in lotta per tre o quattro posizioni ed io devo recuperare 49 punti, ma devo sognare e devo provare a farlo”
Quali sono stati gli aspetti più difficili che hai dovuto affrontare quest’anno e come li hai superati?
“La sfida più grande è stata tornare per me, perché il 2023 è stato un disastro. Se bai passione puoi tornare e il mio sogno quest’anno sarà lottare per il titolo del mondo. Penso che da Silverstone ho intapreso una strada positiva perché non sto più commettendo errori, a Silverstone non ne ho commessi, e sono stato competitivo tutto il weekend, ho trovato le soluzioni migliori”
Tu ci credi nel mondiale?
"Ci credo sempre, più che credeci gara dopo gara esendo che sei sempre più veloce, hai sempre qualche dato in più, hai sempre qualcosa in più, acquisisci anche sicurezza di te e vai avanti meglio"
Ti sei goduto questi giorni dopo la vittoria? Cosa hai fatto?
"Sì, me la sono goduta tanto, devo dire che mi sono allenato ma abbiamo anche festeggiato perché è anche giuisto godersi il momento dopo mille sofferenze, finalmente un po' respiro"
Ti sei piaciuto?
"Sì, soprattutto la Sprint, è stata la mia gara preferita perché come sempre è quella in cui soffro di più e invece sono riuscito a rimanere davanti fin da subito ed è stata la vittoria più bella per me"
Con una bella qualifica e con il ritmo puoi giocarti la vittoria in gara? Dov'è il limite per provare a vincere? Dove devi "fermarti" in qualifica per provare a giocartela?
"Secondo me è diventato essenziale partire in prima fila, viene tutto più semplice, in seconda già hai tanti più interrogativi perché ti possono passare dalla terza o riesci andare davanti o rimanere dove sei, ma è già più difficile. In certe piste uscire primo o secondo dalla prima curva fa la differenza"
Sei arrivato qua "più leggero" o eri già consapevole del tuo valore e la vittoria ti ha soddisfatto e non avevi bisogno di conferme?
"Sicuramente vincere è diverso, vuoi o non vuoi inconsciamente mi ha allegerito, ma sapevo di poter fare bene partendo davanti e molte gare le ho perse in partenza non essendo efficace i primi due giri partendo dalla terza, quarta fila o anche più indietro. Tante volte ho compromesso io la gara, quindi la consapevolezza di far bene c'è sempre ma la costanza meno"
La chicane tra la 1 e la 3 ha cambiato tantissimo questa pista?
"Sì e no, nel senso che comunque sia ha tagliato una frenata importante, quella della 3 che una volta era molto impegnativa e faceva fare molta differneza soprattutto in gara. Con questa chicane si predilige uno scambio veloce e quindi forse ha svantaggiato le nostre cose dal punto di vista nostro, ma rimaniamo comunque molto competitivi qua"