MotoGP 2024. GP d'Olanda. Dieci motivi per cui Pecco Bagnaia è un fuoriclasse unico

Con la terza vittoria consecutiva ad Assen Pecco Bagnaia ha dato un'ulteriore dimostrazione, non che ce ne fosse bisogno, delle sue straordinarie qualità di pilota di MotoGP. Eppure in molti, me compreso, hanno l'impressione che Bagnaia non sia celebrato in tutta la sua grandezza. Certo, c'entra anche il carattere del piemontese che giustappunto oggi pomeriggio, dopo aver raggiunto Stoner come numero di vittorie in MotoGP con Ducati, non sopporta quelli che si montano la testa, cosa che a lui non può succedere. Quindi testa bassa e lavorare per mantenere e aumentare il livello.

Così, se giustamente non lo fa lui che deve rimanere concentrato sul suo lavoro, proviamo a farlo noi, a dire perché Bagnaia è un campione fuoriclasse per certi versi unico (come evidenziano il punto 3 e il 5).

Ecco i 10 motivi:

1- da quando ha vinto la prima gara in MotoGP (Aragon 2021) ne sono state corse 54 e lui ne ha vinte 23 (il 42,5%): dietro di lui Martin (6) e Bastianini (5). Dominio. Il riassunto di questi dati è qui

2- perché è un vincitore seriale come solo Rossi, Marquez, Lorenzo, Pedrosa e Stoner

3- è talmente forte che nessuno nota che non è mai stato implicato in rebus di mercato: ha firmato i suoi contratti (dal 2018 in poi) in inverno o comunque all'inizio del campionato. Come a dire: Ducati lo ha sempre tolto da mercato, sapendone il valore assoluto

4- Nel 2024 ha alzato ancora il livello delle sue prestazioni e ha vinto 5 GP su 8

5- È un fuoriclasse nelle partenze e nel primo giro dove spesso costruisce o ricostruisce le sue vittorie (vedere Qatar 2024, Jerez 2024, Mugello 2024, Assen 2024)

6- È capace di vincere a Barcellona sorpassando il suo diretto avversario nella stessa curva dove il giorno prima era caduto, da primo, all'ultimo giro

7- È un pilota completo ed è ancora in crescita

8- Ha vinto due titoli di MotoGP consecutivamente, cosa riuscita, in epoca MotoGP solo a Rossi e Marquez

9- perché ha vinto, per ora, 23 GP in MotoGP con Ducati, affiancando un mito come Stoner (e qui ritorna la sua modestia perché dice "Stoner l'ha fatto in meno anni" perché Bagnaia considera anche i suoi due anni in Pramac. Ma se il confronto è solo nel team ufficiale l'italiano c'ha messo mezza stagione meno dell'australiano)

10- perché trae energia e motivazione dagli errori (le cadute in gara) e dalle sfide che la carriera gli presenta (un compagno sulla cresta dell'onda come Bastianini dopo il 2022 o un campionissimo come Marquez)