MotoGP 2024. GP d'Olanda. Jorge Martin: "La sella Ducati stava diventando un'ossessione, ora sono sereno"

MotoGP 2024. GP d'Olanda. Jorge Martin: "La sella Ducati stava diventando un'ossessione, ora sono sereno"
Il pilota spagnolo ricostruisce le ore prima della firma con l'Aprilia: "Dopo la gara ero ancora convinto che avremmo portato avanti il contratto con Ducati. Poi ci siamo accorti che i fatti non erano così chiari, dovevo prendere una decisione"
27 giugno 2024

Il leader del mondiale Jorge Martin riparte da Assen, a tre settimane dall'ultimo Gran Premio - quello del Mugello - e al suo annuncio come pilota Aprilia a partire dalla prossima stagione. Nel giovedì del weekend olandese, il numero 89 traccia un bilancio dei suoi quattro anni in Ducati e le sue aspettative per il futuro nel team di Noale: seppur con l'amaro in bocca, non c'è nessun rancore con la Casa di Borgo Panigale, ci tiene a sottolineare. 

Qua ad Assen hai fatto 10 podi ed hai avuto delle buone performance. Come ti senti riguardo questa settimana?

"Sì, sono focalizzato, penso di poter far un ottimo lavoro. Al Mugello è stato difficile dal punto di vista emotivo e mentale, seppur abbia cercato di rimanere fuori da tutto ciò che riguardava il mio futuro, è stato difficile mantenere il focus. Ora sono più tranquillo, non è come all’ultimo GP quando dovevo decidere, sono contento dopo quello che ho passato. Con questa chiarezza mentale potrò concentrarmi di più sulla gara. Abbiamo fatto un errore l’ultima volta in qualifica e l’abbiamo pagato in gara, ma il passo era buono anche nei primi giri. Potrò essere competitivo e ricominciare da dove l’ho lasciata"

Nel 2025 cosa succederà? Ti mancherà la Ducati?

"Il Mugello è stato un weekend stressante anche se non ero a conoscenza di questo, avevo delle idee e delle informazioni che sono cambiate parecchio nel fine settimana. Alla fine della gara ho capito che dovevo prendere una decisione: a volte le cose nella vita non vanno come vuoi, è stato un po’ frustante non al Mugello ma dopo, pensando a 4 anni di tentativi per salite al team factory. Ma l’opzione migliore per Ducati è stata Marc (Marquez, ndr) ed io ho preso questa opportunità, sarò un pilota factory, che era il mio obiettivo. Vado in un posto dove mi vogliono davvero e dove mi daranno il 100% che voglio. Volevo un progetto che girasse attorno a me, poter sviluppare la moto a mio gusto e penso che questa sia la migliore opzione possibile: credo che sarò più felice dove andrò che in qualsiasi altra situazione. È stata una mia decisione, molto rapida, e non è stato facile. Ma mancano ancora tante gare fino alla fine della stagione, sarò molto professionale con Ducati e cercherò di arrivare dove vogliamo"

Riguardo alla prossima stagione, hai firmato con un nuovo brand, anche la Pramac cercherà un nuovo pilota, ti preoccupa questo?

"No, sono un pilota professionale, gareggio per la Ducati, arriveremo a casa mia a Valencia e darò il 100% per vincere. La Ducati mi ha detto che le cose continueranno come sono state fino a qui, sicuramente andrà bene. L’unica cosa che posso fare io ora è migliorare, fare il meglio di me ogni fine settimana e lottare per il titolo. In questi quattro anni la Ducati si è sempre comportata bene con me, ho avuto tanto supporto a livello tecnico con dei buoni contratti e di questo ne sono molto contento. Non me ne vado via con del rancore a livello personale, voglio pensare che il Reparto Corse mi abbia sempre sostenuto e che mi volesse qua, ma al Mugello non ho potuto controllare la questione"

Puoi dirci qualcosa di quello che è cambiato dal Mugello dal venerdì alla domenica sera?

"Posso dire che ho parlato con la Ducati già dopo Barcellona e tutto sembrava chiaro, non volevo parlare del mio futuro durante il weekend al Mugello perché volevo essere concentrato sulla pista. Dopo la gara ero ancora convinto che avremmo portato avanti il contratto con Ducati, poi domenica sera ho visto che le cose non erano così chiare, quindi ho preso una decisione: loro non mi hanno comunicato nulla. Volevo avere le idee chiare per il futuro dopo il Mugello ma qualcuno ha cambiato le idee. Sono stato un po’ frustato dopo questo tempo, sembrava che non arrivasse mai il momento e poi non è arrivato, non ero convinto di quello che sarebbe successo. Le cose succedono come devono succedere ed io alla fine sono contento"

L’Aprilia è stata molto impressionante nel corso degli altri ma non sono riusciti a mettere insieme una sfida di campionato globale. Ne avete parlato?

"È presto, ci sono tante cose in campo per me ed il mio futuro per la prossima stagione, ci sono ancora 13 GP che mancano, dopo ci concentreremo su questo progetto anche per adattarci il più velocemente possibile. La moto è competitiva, ad Austin Maverick era su un altro livello, penso che il potenziale ci sia e che sia anche buono, poi vedrò cosa riuscirò a fare"

Parli molto con Aleix (Espargaro, ndr), che è stato molto performante su questo circuito con l’Aprilia. Come sarà l’Aprilia su questo circuito?

"Non lo so, vedremo questo weekend. L’anno scorso Aleix è stato forte, due anni fa ultimo ed ha portato a casa un buon passo. Ci sono tre brand che sono forti e competitivi su tutti i circuiti: l’Aprilia sarà forte ma non l’unica, la Yamaha ha anche un nuovo motore, vedremo quello che succederà"

Aleix ha detto che dopo il Mugello avete parlato dell’Aprilia e di tutto quello che poteva succedere per il futuro... 

"L'influenza è stata zero perché non voglio prendere una decisione sulla mia vita in base ai pensieri di altri, ma sicuramente avere delle informazioni e capire dove stessi andando è importante. La decisione che ho preso è stata in base a quello che sentivo io, è stata la prima, poi ho valutato anche altre opzioni ma era quello che volevo, l’ho presa con il cuore. Ho scelto in base a dove sarei potuto essere un pilota migliore e più competitivo. Sarò felice e poi sarò anche veloce, poi c’è da parlare dei contratti e di piccoli cambiamenti. Stava diventando un’ossessione: dovevo sempre dimostrare qualcosa, ora invece devo correre solo per me"

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