MotoGP 2024. GP d'Olanda. La notizia in prima fila: Pramac in Yamaha, scelta giusta o sbagliata? E cosa cambia per Ducati? [VIDEO]

Giovanni Zamagni
La notizia non è certo sorprendente, ma adesso è ufficiale, scritta nero su bianco: la squadra di Paolo Campinoti lascia la casa di Borgo Panigale e si lega a quella giapponese con un contratto di 5 anni più 2. Scelta giusta, scelta sbagliata? E quali sono le conseguenze per Ducati?
28 giugno 2024

#lanotiziainprimafila

È dedicata al passaggio del team Pramac dalla Ducati alla Yamaha: una notizia tanto nota, quanto comunque clamorosa per come è avvenuta. “Le ultime scelte fatte mi fanno percepire un cambiamento di priorità, hanno sposato un altro progetto. Il nostro era quello di far crescere i giovani: la scelta di non prendere Martin, che è in testa al mondiale, è una scelta che non condividiamo” sono le parole di Paolo Campinoti.

Che nella sua intervista a Sky sottolinea un aspetto importante: “Con Dall’Igna ho un grande legame di amicizia, questo mi ha tenuto in dubbio fino all’ultimo se accettare o meno: non riesco a dividere l’aspetto professionale da quello sentimentale. Ma, oggettivamente, non c’erano più i presupposti per continuare”.

Insomma, è chiaro che Campinoti si è scontrato con l’amministratore delegato Claudio Domenicali, qualcosa è successo subito all’inizio del campionato in Qatar, quando sarebbero state poste condizioni ritenute inaccettabili da Paolo, soprattutto considerando il legame ventennale con Ducati. Si è quindi arrivati alla rottura, come detto per certi versi clamorosa.

Quella di Paolo è una follia lasciare la miglior moto per una in questo momento in difficoltà? No, secondo il mio punto di vista. Intanto, la durata del contratto è una conferma importante che Yamaha ci crede, sta spingendo forte, investe sempre di più in MotoGP: fin all’anno scorso c’erano molti dubbi su questo aspetto.

Con Yamaha, Campinoti diventa il punto di riferimento di una grande Casa giapponese, che sta crescendo, può pianificare il futuro, che prevede anche uno junior team in Moto2. Sicuramente all’inizio i risultati non saranno paragonabili a quelli delle ultime stagioni con Ducati, ma la sensazione è che la situazione possa migliorare rapidamente. Quindi, in definitiva: Campinoti ha fatto bene o male? Bene.

E Ducati, cosa perde? Dal punto di vista sportivo poco o nulla: finché avrà la migliore moto sulla griglia, continuerà a vincere. Lo farà soprattutto con la squadra interna - e che squadra quella del 2025 - ma anche con VR46, promosso a team satellite di riferimento, e con il team Gresini.

La sensazione, però, è che Ducati abbia raggiunto il suo massimo livello, più di così non possa più crescere; il rischio è che possa solo peggiorare. La scelta di Marc Marquez - più che comprensibile dal mio punto di vista - ha però fatto rinunciare a un pilota fortissimo come Martin, a uno altrettanto forte come Bastianini e a uno dal grande potenziale come Bezzecchi. A questi, naturalmente, si aggiunge il team Pramac. Negli ultimi anni, molti tecnici di grande valore hanno lasciato Borgo Panigale per altre Case: per tutto questo, è difficile pensare che Ducati possa crescere ulteriormente. Quindi, in prospettiva, potrebbe iniziare un periodo più complicato.

È questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione

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