MotoGP 2024. GP d'Olanda. Marco Bezzecchi: "Essere un pilota ufficiale è la realizzazione di un sogno. Valentino Rossi mi ha capito"

MotoGP 2024. GP d'Olanda. Marco Bezzecchi: "Essere un pilota ufficiale è la realizzazione di un sogno. Valentino Rossi mi ha capito"
L'italiano commenta il suo passaggio al team di Noale: "Non è stato facile, ma la mia squadra mi ha compreso. Voglio far meglio nelle prossime gare"
27 giugno 2024

Annunciato lunedì come pilota Aprilia a partire dalla stagione 2025, Marco Bezzecchi parla nel giovedì di Assen della sua scelta di lasciare il team VR46. Una scelta non facile, ma che rappresenta la realizzazione di un sogno e una tappa fondamentale della carriera di ogni pilota. 

Gli ultimi due anni ad Assen sono stati incredibili. Che aspettative hai per questa gara?

"Questa pista è fantastica per me, mi piace girare qua, ci sono delle curve che mi piacciono. Negli ultimi anni me la sono cavata bene, spero di portare un buon risultato dopo questa piccola pausa, abbiamo ricaricato un po’ le batterie"

Cosa pensi riguardo al poter passare ad una factory ufficiale?

"Non direi che sia stata una decisione facile, il sogno di tutti i piloti è quello di diventare un pilota factory. Il mio obiettivo era crescere, migliorare le mie competenze e la mia esperienza in MotoGP ed essere il pilota che rappresenta il brand. Ho avuto la possibilità di farlo ed è stata la possibilità migliore che potessi avere. È la piccola realizzazione di un sogno, ma essendoci ancora tante gare da fare l’obiettivo è quello di far bene in tutti questi GP che mancano, pensando - a mente finalmente libera – solo a correre in moto. Ovviamente sono contento, anche se penso al fatto che manchino ancora delle gare: voglio finire in un modo migliore rispetto a come è andata finora"

Quanto è stato difficile prendere un’altra strada? Anche Valentino (Rossi, ndr) l’anno scorso ti aveva detto di non andare in Pramac e di rimanere in VR46...  

"L’anno scorso non mi ha detto “stai con noi”, mi ha fatto un’offerta ed io sono rimasto. Ha fatto la stessa cosa quest’anno, ma ho parlato più con lui, ha capito chiaramente la mia situazione. Non è stato facile perché mi trovo bene con il mio team, ma questo era quello che sognavo da tanto tempo, era il mio obiettivo come pilota da inizio carriera, alla fine anche Vale era felice per me"

Come ti vedi come pilota factory ufficiale? Pensi di riuscire a personalizzare la moto?

"Diffcile da dire, sarà la prima esperienza di questo tipo. Essere in un team factory è diverso: parlando con motli amici come Pecco, Luca, Morbidelli quando era in Yamaha, ho scoperto tante cose che fa il pilota factory, ma onestamente non so il lavoro che farò ma sono contento e curioso di scoprirlo. Il loro supporto e sostegno c’è già adesso" 

In passato hai scelto di rimanere in VR46, ma questa volta è stato diverso. Cosa ti ha detto Valentino?

"Con il mio team mi trovo benissimo, abbiamo fatto bene l’anno scorso e anche alcune gare quest’anno, alcune più difficili, ma credo che il potenziale della squadra e della moto sia altissimo: non me ne sono andato perché pensavo che il potenziale fosse questo e basta. L’ho sempre detto: ho sempre sognato di essere un pilota ufficiale, l’anno scorso avevo una possibilità 50% e 50%, che non era esattamente quello che desideravo, quindi ho deciso di rimanere dove ero perché stavo benissimo. Però quest’anno ho avuto una possibilità diversa, c’ho pensato un po’ con le persone che mi sono vicine e col mio team che mi ha sempre supportato in tutto, mi hanno sempre capito. Mi avrebbero tenuto a braccia aperte ma mi hanno anche capito e lasciato andare perché era quello che sognavo.Valentino è un po’ triste ma è anche contento per me, ne abbiamo parlato tanto in questi giorni, ci siamo visti lunedì per la partita dell’Italia, quando è uscita la notizia. Avevo paura ma lui ha capito, è stato un buon vecchio amico e ne sono felice"

 

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