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Assen regala emozioni anche nelle categorie cadette della MotoGP. Dà spettacolo Ivan Ortola, che nell'ultimo giro e mezzo è riuscito a ricucire il gap che aveva creato Collin Veijer, padrone di casa, fino a quel momento in testa alla corsa. Lo spagnolo è riuscito a superare l'olandese all'ultimo settore dell'ultimo giro, arrivando sul traguardo con un vantaggio di soli 12 millesimi. Si tratta della terza vittoria in carriera e della sua prima stagionale.
Applauditissimo comunque dal pubblico di casa Veijer, che alle interviste nel parco chiuso riconosce la bravura del suo avversario e ringrazia i fans per l'appoggio: "Ivan mi ha preso, ha fatto un lavoro enorme. Grazie, grazie a tutti, grazie anche ai fans che mi stanno dando un supporto incredibile, quando ero davanti mi applaudivano, grazie al team, alla mia famiglia e ai miei sponsor".
Terzo David Munoz che all'ultimo giro è riuscito a soffiare il podio al leader del mondiale David Alonso, in un weekend un po' sottotono per lui. Il colombiano si è comunque distinto, facendo una super rimonta in gara: scattato dalla tredicesima casella, il nunero 80 del team Aspar è arrivato fino ad inseguire Veijer in seconda posizione per la vittoria, prima di perdere piazze e tagliare il traguardo quinto, alle spalle di un esplosivo José Antonio Rueda. Alonso è comunque sempre più leader nel campionato e allunga a più di 40 punti su Daniel Holgado, oggi undicesimo.
Che meraviglia Luca Lunetta, migliore degli italiani, che dalla decima posizione è arrivato ad un soffio dal podio, sesto al traguardo. L'italiano del team SIC58 Squadra Corse è stato incoraggiato negli ultimi giri da Fabio Di Giannantonio, presente per sostenere l'amico. Ai microfoni Sky, il diciottenne romano non nasconde l'emozione: "A metà gara ho rotto il cupolino a dare le capocciate per raggiungere gli altri, oggi mi sono divertito davvero. Guidare la moto sta diventando sempre più facile, vuol dire che ce l'ho sempre più in mano. Ieri sera ho parlato con Di Giannantonio, mi ha dato dei consigli che mi ha aiutato molto in bagarre, l'ho ascoltato (...). Mi manca ancora di guida, non guido come un Alonso che ha la moto in mano, non sono ancora al 100%, ma la moto c'è e anche noi".
Gli altri italiani sono Stefano Nepa, nono, Nicola Carraro, sedicesimo, Riccardo Rossi, diciottesimo, Matteo Bertelle, ventunesimo e Filippo Farioli, ventiduesimo.