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Al Mugello ha qualcosa più degli altri ma anche ad Assen è lo stesso: a Pecco Bagnaia gli riesce meglio! Sia il Mugello che Assen. E così in Olanda il tre volte campione del mondo ha fatto segnare un meraviglioso 1:30.540. Un tempo quasi un secondo migliore della pole dello scorso anno di Bezzecchi: 1:31.472. Vero che le gomme nuove fanno molto ma Bagnaia è quello che sa sfruttarle meglio.
La grandezza di Bagnaia in questo 2024 sta emergendo ancora di più. Oggi un'altra lezione: Pecco è uscito per primo e ha piazzato subito un super giro. Poi mentre gli altri facevano il secondo time attack lui è rientrato al box, dopo un solo tentativo. Perché? Perché voleva avere il tempo per poter uscire nuovamente da solo, mentre gli altri rientravano. È uscito da solo e ha fatto quel tempone: perfetto. Vero che per fare cose così ci vuole uno stato di grazia. Evidentemente Bagnaia ora è in stato di grazia.
Bagnaia torna in pole dopo nove gare: l'ultima era stata Malesia 2023.
È stato fortissimo anche Jorge Martin (secondo): il leader del mondiale ha girato in 1:30.621, cioè in un ipotetica simulazione sarebbe arrivato praticamente attaccato a Pecco.
Terzo e staccato di 4 decimi da Bagnaia Maverick Vinales. Il pilota Aprilia è molto consistente qui ad Assen e si candida per la vittoria o per il podio, in ambedue le gare.
Dal quarto al dodicesimo: Alex Marquez, Espargaro, Diggia, Marc Marquez, Morbidelli, Binder, Acosta, Bastianini e Raul.
Nella seconda parte della Q2, mentre Bagnaia ha fatto il tempo da solo, un gruppetto di diversi piloti ha mostrato una scena brutta: tutti si aspettavano a vicenda e per un paio di giri nessuno ha fatto il tempo. Poi Martin è andato davanti e ha piazzato il suo grandissimo giro.
Nel frattempo, nel gruppetto, Marc Marquez stava cercando il tempo e per farlo ha tentato un sorpasso ad Aleix: ha osato troppo ed è caduto nel secondo settore, quando aveva un decimo di svantaggio da Bagnaia. Qualifica finita.
Weekend difficilissimo per Bezzecchi: il pilota VR46 è caduto più volte e partirà 15°. Appare un po' in confusione.
- dalla Q1 sono saliti Acosta e Diggia. L'italiano poi si è migliorato mentre lo spagnolo no
- prime 12 moto: 7 Ducati (manca solo quella del Bez), 3 Aprilia, 2 KTM
- giapponesi: 13° Quartararo, 16° Rins (Yamaha > Honda), 19° Zarco, 20° Mir, 21° Marini e 23° Nakagami
- in una MotoGP così difficile un bravo a Savadori, che si è messo alle spalle 5 piloti: 4 Honda e una KTM. Il collaudatore ha finito a un decimo da Oliveira