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Non è riuscito a stare nei primi sei in qualifica e quindi, come aveva ampiamente previsto nelle dichiarazioni durante i test, ha fatto fatica in gara.
Non basta certo essere la prima moto giapponese per tirare su di morale Fabio Quartararo: la M1 è, al massimo, la quarta moto del lotto, con discreto svantaggio da KTM e Aprilia, per non parlare di Ducati.
Insomma tutte le preoccupazioni del francese tornano a galla e mentre la Yamaha è lontana dai rivali, Quartararo si allontana da Yamaha: ha già detto nelle settimane scorse che sta parlando con altre Case.
“Purtroppo è una situazione difficile, cosa posso dire? È triste perché so qual è il mio potenziale e cosa posso fare, ma siamo indietro".
Ancora più esplicito: “Siamo più lontani, anche se rispetto a l'anno scorso abbiamo fatto dei passi avanti, ma gli altri costruttori sono migliorati ancora di più e la differenza tra i costruttori europei e quelli giapponesi è davvero tanta. Considerato il livello attuale, direi che siamo più lontani che mai dai nostri rivali”.
Il problema, oltre al time attack, è lo sfruttare la moto nei primi giri di gara, con le gomme nuove: “Il potenziale della nostra moto con i pneumatici nuovi è basso. Dobbiamo trovare una soluzione. Il potenziale nei primi giri è basso e questo influisce sulla nostra prestazione”.
La Yamaha è migliorata in velocità di punta ma… “Prima il nostro punto di forza erano i curvoni, ma ora non è così, anzi è diventato il nostro punto debole”.