MotoGP 2024. GP del Qatar. Fabio Quartararo: “La vittoria con Yamaha è lontana, ma stiamo lavorando”

MotoGP 2024. GP del Qatar. Fabio Quartararo: “La vittoria con Yamaha è lontana, ma stiamo lavorando”
Il pilota francese commenta il lavoro della Casa giapponese per tornare ai primi posti: “Abbiamo migliorato la velocità massima, c’è una nuova mentalità nel team”
7 marzo 2024

Il Diablo Fabio Quartararo nella conferenza stampa piloti traccia luci e ombre dell’anno passato e di quello che sarà. 

In Yamaha state facendo un grande lavoro: inizi la stagione con più ottimismo, considerando i risultati dei test? 

"Abbiamo fatto passi avanti per quanto riguarda la mentalità operativa, ma dobbiamo considerare che anche gli altri sono migliorati. Dovremo lottare, i tecnici stanno facendo un ottimo lavoro: siamo ancora lontani dalle posizioni che vorremmo, ma faremo del nostro meglio" 

Cosa significa per voi avere le concezioni in quanto piloti e cosa può darvi in termini di vantaggio? 

"Le idee degli ingegneri sono ottime, ma durante i fine settimana di gara è difficile fare test, soprattutto per l’elettronica. Fare dei test da soli è più utile, per questo le concessioni sono importanti: è possibile sviluppare meglio la moto"

Dopo le giornate di test sai dove concentrarti e cosa è necessario migliorare? 

"Ci sono molte aree dove migliorare, l’anno scorso il passo gara era migliore rispetto al giro singolo, ma sappiamo quanto sia importante passare il Q2. Lì abbiamo delle problematiche: dobbiamo recuperare quello che avevamo qualche anno fa, per avere una guida più liscia. Dobbiamo ancora capire su cosa lavorare"

Qual è la preoccupazione principale prima dell’inizio della stagione? 

"Il modo di lavoro: abbiamo delle persone nuove nel team, la mentalità è cambiata ed è chiaro che l'adattamento non è ancora cambiata. Serve un po’ d’esperienza – qualche gara – per essere perfetti. Non ho nessuna preoccupazione in particolare, so che quando scenderò in pista dovrò fare meglio di quello che ho fatto fin’ora"

Riguardo la nuova regolamentazione riguardo la pressione delle gomme...

"Se la pressione è troppo alta perdiamo di performance, se è troppo bassa perdiamo di prestazione soprattutto durante le gare più calde. Penso che 1.80 bar vada bene, è la giusta via di mezzo" 

Come è rincominciare la stagione? 

"Non è facile, l’anno scorso è stato difficile accettare la posizione in cui mi trovavo. Anche a casa stavo male personalmente, non è facile trovarsi in fondo dopo tre anni di lotta per il campionato. Ora dobbiamo essere realistici, non siamo nelle posizioni per puntare al titolo, ma ci stiamo lavorando"

E sulla velocità della moto… 

"Per lottare durante la gara sarebbe meno difficile se avessi più velocità, la stessa degli altri team, per tenere il passo del pilota davanti. Ma in Yamaha ci stiamo lavorando e siamo felici di aver migliorato la nostra velocità massima"

Il mercato piloti si è aperto due giorni fa con l’annuncio di Pecco; a parte Marini, Binder e Pecco tutti sono liberi per negoziare un contratto. Hai messo una scadenza con la Yamaha?

"No, non ho messo nessuna scadenza, non abbiamo neppure avuto discussioni ufficiali. Ho bisogno di capire il nuovo progetto e la nuova mentalità con i nuovi ingegneri, ma al momento vedo i passi in avanti che stanno facendo" 

Quando la Yamaha tornerà a vincere?

"Spero il prima possibile. Oltre alle gare avremo dei test per migliorare quello che ci mette in difficoltà, ma è difficile prevedere quando la moto sarà possibile. Speriamo di lottare per la vittoria quando saremo nelle condizioni per farlo: ora dobbiamo pensare ad essere tra i primi cinque" 

E sulla previsione social…

"Spero di essere io il prossimo campione della MotoGP, ma realisticamente penso a Pecco, che al momento è il più veloce. Per quanto riguarda la Moto2 e la Moto3 ho messo Arbolino e Alonso, mi piacciono come piloti e persone" 

Un consiglio per una persona che affronta la prima gara.

"Divertirsi, è la cosa più importante" 

Come ci si adatta alle diverse condizioni di ogni pista? 

"Bisogna capire dove si è deboli per lavorare ed essere i migliori"

Qual è stato il momento di maggior paura in pista, e come l’hai gestito? 

"Mi ricordo di quando ero un ragazzino, mentre facevo motocross: il gas rimase aperto e feci un gran volo" 

Cosa hai provato quando hai guidato una MotoGP per la prima volta?

"È stato buffo perché mi hanno superato e pensavo “che cosa ci faccio qua?”: ero più lento di 5 secondi rispetto gli altri, era tutto troppo veloce" 

La miglior lezione che hai imparato?

"Ascoltare se stessi e cercare di fare del proprio meglio"

Cosa apprezzi di più dell’essere un pilota di MotoGP?

"Il piacere di guidare queste moto e di rendere felici la famiglia e gli amici quando vinco" 

Giulia De Ieso

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