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Niente da fare: anche con titolo già vinto e partito dalla decima casella, David Alonso si prende tutto nella Terra dei Canguri. Il colombiano ha vinto la gara con un vantaggio di quasi 3 secondi ed entra nella leggenda della categoria: è il primo a segnare 11 successi in una stagione, mentre uguaglia Valentino Rossi per trionfi nelle moto leggere.
Ed è proprio un gran tributo al numero 46 la gag con cui ha festeggiato il risultato con il suo team: il numero 80 è uscito dai cartelloni del parco chiuso con la testa fasciata, proprio come fece Rossi quando raggiunse le 11 vittorie stagionali nel 1997 (pochi giorni prima aveva avuto un incidente in macchina). "Volevo arrivare allo stesso livello di Valentino (...)", ha dichiarato Alonso, "Grazie Vale per averci ispirato e per aver portato la MotoGP a questo livello!".
Salgono sul podio al fotofinish anche Daniel Holgado, che ora è secondo nel mondiale con +23 punti sul terzo classificato, e Adrian Fernandez, alla terza top3 consecutiva. Disastro per gli altri protagonisti di questa stagione, Collin Veijer e Ivan Ortola - che oggi scattava dalla pole position -, che non hanno visto il traguardo per via di un contatto, causato da un taglio di traittoria di Angel Piqueras. La direzione gara non si è espressa sull'incidente, dopo aver messo sotto investigazione Veijer e Ortola (ma non Piqueras).
Quarto per soli 18 millesimi Stefano Nepa, protagonista di una gara difficile ma spettacolare. L'italiano si è immediatamente imposto nei primi giri fino ad arrivare a prendersi la prima posizione. Nepa è poi sceso quindicesimo scontando i due long lap e per giunta è stato centrato in pieno dal suo compagno di squadra Nicola Carraro. Dopo aver rimontato fino ai primi posti della classifica, è andato lungo perdendo altri metri e rimontando di nuovo negli ultimi giri.
"Oggi è dura sorridere ma mi sono divertito un bel po', colgo l'occasione per salutare tutti a casa", ha commentato il migliore degli italiani in Australia. "Sono riuscito a fare quello che avevo pianificato da ieri, mettermi primo e perdere il meno possibile con i long lap, non è stato fatica perché ho preso una bella botta da dietro e poi c'è stato un gran calo delle gomme. Poi ho staccato dopo da Munoz e ho perso la moto in staccata, perdendo tutto quello che avevo guadagnato. Non mi aspettavo di risalire a missile, sul traguardo non ci siamo presi il podio per pochissimi millesimi. Assolutamente la miglior gara della mia carriera, senza quell'errore potevo giocarmela con Alonso".
I risultati degli altri italiani: ottavo Luca Lunetta, dodicesimo Riccardo Rossi, quattordicesimo Matteo Bertelle, out Nicola Carraro e Filippo Farioli.