MotoGP 2024. GP dell'Emilia Romagna. Enea Bastianini: "Se parliamo di mosse al limite, quella di Jorge Martin non è stata da meno. Questa è anche per Luca Salvadori, era uno di noi"

MotoGP 2024. GP dell'Emilia Romagna. Enea Bastianini: "Se parliamo di mosse al limite, quella di Jorge Martin non è stata da meno. Questa è anche per Luca Salvadori, era uno di noi"
Il numero 23 riflette sul trionfo nel Gran Premio di casa: "Stamattina ho iniziato ad annusare la vittoria, spero di aver regalato un sorriso alla Romagna. Il sorpasso? Io e lui sappiamo come è andata. Salvadori? Aveva una passione incredibile per le moto, parlava come noi ma raccontava agli altri chi siamo"
22 settembre 2024

La verità è che Enea Bastianini credeva nella vittoria già da ieri, quando aveva risposto di "sperarci" solamente. Il numero 23 oggi ha condotto una buona gara, con il sorpasso all'ultimo giro che ha fatto un po' discutere.

Hai un sogno grande nel cassetto adesso, ci sta?

"Ci sta averlo, perché comunque sono un po' più vicino rispetto all'inizio di questo weekend, quindi questo è positivo. Però comunque sono tanti punti e questo non è da sottovalutare"

Manca solo la qualifica, perché ogni volta che parti davanti fai delle gare più che buone... 

"Sì, diciamo che la qualifica nelle ultime sette/otto corse a volte mi ha compromesso la gara. Magari non ho avuto qualche volta la velocità per vincere,  ma quella per fare dei podi c'è sempre stata, questo mi fa piacere, ma mi fa anche arrabbiare"

Il duello con Pecco del 2022 ti è tornato in mente prima o dopo, anche nella scelta del punto di sorpasso?

"Diciamo che ho visto che bene o male il settore 1-2 erano gli unici dove potevo attaccare Jorge, perché nell'uscita della dieci in accelerazione mi prendeva veramente tanti metri, quindi non ci potevo fare nulla. Ovviamente ho pensato al sorpasso del 2022 che non era andato a buon fine e questa volta ho cercato di essere più deciso, dopo ci sono diversi punti di vista in questa situazione. Secondo me lui appena ha sentito il rumore si è buttato interno ed io non ho potuto avere possibilità di manovra"

Ti ha dato fastidio il riferimento al fatto che tu sia il compagno di Pecco sulla manovra.... 

"Sì, voglio lasciare un segno alla Ducati e lasciare un segno di me. Corro per tutti quanti, per tutti i ragazzi del mio team che stanno lavorando duramente e in primis corro per me e la mia famiglia"

Un romagnolo ha regalato un sorriso alla Romagna che soffre...

"Sì esatto, è un altro periodo difficile, ci siamo già passati e speravo che avremmo imparato un po' la lezione, che magari qualcuno facesse qualcosa, ma evidentemente non è così. Spero di aver regalato un sorriso a qualcuno della Romagna"

Ti sorprende che uno come Marc, che è sempre molto aggressivo, abbia detto era troppo, secondo lui doveva esserci la penalità di una posizione? 

"Mi sorprende fino a metà, perché comunque solo io e Jorge sappiamo com'è andata, lui sa che comunque ha sentito il mio rumore e ha chiuso la linea. Ha fatto la stessa cosa all'uscita della 6 quando volevo entrare alla Quercia, ha chiuso, ho dovuto frenare e se vogliamo parlare di mosse al limite la sua non è stata da meno"

Arrivare alle trasferte asiatiche con una vittoria ti dà qualcosa di più?

"Sì, mi piace come stiamo facendo funzionare le cose, sono contento del lavoro che sta facendo il team che non sta sottovalutando niente, sta cercando di darmi il 100% per poter vincere. È una bella condizione e adesso inizia il tour asiatico, che solitamente mi piace"

Ieri hai detto che per vincere dovevi essere perfetto. Oggi lo sei stato o  avresti potuto fare ancora qualcosa di più?

" "Di più" era andare via però, visto come si era messo un weekend, è sicuramente stato un weekend bellissimo, positivo, sempre in crescita. Stamattina ho iniziato ad annusare la vittoria"

Vincere in MotoGP al tuo Gran Premio di casa come è?

"Sì, è sicuramente più speciale, è stato bellissimo vedere la folla che urla il tuo nome. Penso che sia stata una bella giornata anche se ancora non me la sto godendo più di tanto. Poi domani parto per l'Indonesia: quando vinco c'è sempre subito qualcosa per dover tornare in moto"

In tanti hanno pensato che hai vinto con il 23, che è anche un po' di Luca Salvadori...

"Certo, questa vittoria è per due persone: il primo è lui e la sua famiglia. Non lo conoscevo benissimo, ma ci siamo parlati molte volte. La cosa bella è accorgersi della passione che uno ha per quello che è, lui aveva una passione incredibile per le moto ed era uno di noi... non so come dirlo, parlava come noi, era fantastico e nonostante tutto raccontava quello che era lui alla gente. Solitamente a noi ci riesce un po' più difficile raccontarci, invece lui lo faceva veramente in maniera strepitosa. La seconda persona è la figlia del mio amico che si chiama Vittoria, ed è nata oggi"

Recrimini il non aver pigiato prima sull'acceleratore in alcuni momenti, visto dove sei arrivato adesso?

"Un po' sì, perché in certi momenti avrei potuto fare forse qualcosa in più. Però non è il momento per guardarsi indietro" 

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