MotoGP 2024. GP della Gran Bretagna. Pecco Bagnaia: "Non ho mai pianto come quando ho camminato con mia mamma per arrivare all’altare"

Pecco Bagnaia ha vissuto un luglio piuttosto intenso: a inizio mese la quarta vittoria consecutiva in MotoGP e il ritorno in cima alla classifica, poi il matrimonio e infine il WDW, in cui ha vinto la Race of Champions.

Di questo e di altro ha parlato nel giovedì di Silverstone.

Sulla pausa...

"Onestamente è stato positivo avere una sosta, sono stato in vacanza con mia moglie, mi sono riposato e sposato e dopo le nozze. Mi sono allenato ma non è stato facile allenarmi sapendo che mi sarei sposato. Poi c’è stato il WDW e sinceramente non è stato facile rilassarsi ma con i fan ci siamo divertiti e spero siano contenti delle gare e dello spettacolo offerto"

Sulla pista inglese...

"Adoro Silverstone, pista molto lunga, molti dossi, è una delle più belle. Non ha mai fatto così caldo qui, sarà una novità"

Sul matrimonio…

"Non ho mai pianto come quando ho camminato con mia mamma per arrivare all’altare, è stato un momento molto emotivo, quindi direi grande emozione, più di un weekend di gara"

Sulle livree speciali...

"Nel nostro caso non è facile vedere la livrea a causa degli sponsor ma quelle di Yamaha e Honda si vedono bene, mi piacerebbe avere più iniziative come questa in futuro"

Sul cambio da Spencer a Crafar...

"Non è facile fare quel lavoro e penso che con Simon Crafar, con cui parliamo tanto durante il weekend, saremo in grado di fare un buon lavoro"

Una gara speciale da ricordare?

“Valencia 2003 di Valentino Rossi con la livrea speciale di Honda. Poi, ed ero a vederla in una casa vicino Roma, Welcom 2004, questi sono i miei due ricordi”

Sulla 8 Ore di Suzuka...

“Sto spingendo affinché Ducati mi porti alla 8 Ore di Suzuka, mi piacerebbe, secondo me è un obiettivo per la carriera di un pilota. Ma voglio andarci quando e se saremo in grado di vincere”

Sul doppio Misano…

“Io sono contento, 15 minuti da casa, di fronte al pubblico italiano. Lo scorso anno, per situazioni che avevo vissuto a Barcellona, non ero in piena condizione di forma, non potevo lottare con Jorge”