MotoGP 2024. GP della Malesia. Andrea Iannone racconta i retroscena: "Ho detto sì a Vale senza pensarci. Ieri mi hanno spiegato un po' la moto ed ho chiesto: "Dove si guida?"

MotoGP 2024. GP della Malesia. Andrea Iannone racconta i retroscena: "Ho detto sì a Vale senza pensarci. Ieri mi hanno spiegato un po' la moto ed ho chiesto: "Dove si guida?"
The Maniac è tornato e si racconta nella sua prima giornata nel paddock dopo 5 anni: "La MotoGP era tutta la mia vita. Sono contento di come le persone mi hanno accolto"
31 ottobre 2024

La prima giornata nel paddock dopo 5 anni di assenza. Nel giovedì di Sepang Andrea Iannone spiega come è stato il suo rientro in MotoGP e quali siano le sue sensazioni. 

Sul suo arrivo a Sepang... 

"Ora è diverso, ieri sono arrivato e mi hanno spiegato un po': "Qui si abbassa, questo si alza, schiacci questo"... ed io ho detto: "Dove si guida? Chi mi spiega come si guida? Chi guida?" (ride, ndr). Sono entusiasta di andare alla scoperta, di vedere come me la cavo con tutto questo, se non sono abbastanza vecchio, chissà.... Vediamo, è bello tanto essere qua, avere questa opportunità, è importante ringraziare Valentino, tutto il team VR46, Ducati, perché sicuramente senza loro non avrei più guidato una MotoGP probabilmente, quindi bene, sono felice di questo"

Ma come è stata la chiamata di Vale?

"Io ero in aereo, stavo andando a Jerez per l'ultima gara di Superbike, arrivo e trovo un messaggio di Vale. Mi diceva: "Andrea ti ho chiamato e il telefono è spinto. Chiamami per favore è importante". Io lo chiamo e Vale mi chiedeva dove fossi, perché mi stava chiamando da due ore. Io ero appena arrivato a Jerez. Lui mi fa: "Secondo me sarebbe fighissimo che tu guidassi la nostra moto per le ultime due gare". Io ho risposto "Va bene", senza neanche pensarci. Non abbiamo parlato di soldi, non è importante. Ne ho persi così tanti in questi anni che va bene anche senza"

In questo momento ti torna in mente il ricordo di quando sei andato via o l'hai già superato ed è un'altra storia?

"Io ho fatto già un anno di Superbike e mi sono divertito tantissimo, è un campionato bello con delle moto sono bellissime, tutto stupendo. Quindi alla fine è tutto passato. Non mi ricordo neanche come... Mi ricordo solo metà dell'ultimo anno, perché quando ho iniziato l'ho già dimenticato. Ho imparato ad andare così veloce, giorno dopo giorno, che ho già cancellato il giorno prima, non significa più niente. Quindi il domani chi lo sa? Io avevo programmato i prossimi cinque anni ed ho fatto cinque anni totalmente diversi da quello che avevo programmato. Oggi siamo qua, domani vediamo, dopodomani vediamo, domenica vediamo, basta"

Le persone erano felici di rivederti?

"Sono molto molto felice delle persone che mi hanno accolto, di come il paddock mi ha accolto. Sentire tutto questo affetto mi ha impressionato, sono molto grato. La verità è che la MotoGP è stata tutta la mia vita, no? Sono entrato qua dentro che avevo 15 anni e ero piccolissimo. Ti senti già grande, ma sei in realtà piccolissimo. E ho passato la maggior parte della mia vita qui dentro, con molte persone che ancora sono qua, tante altre nuove che ho incontrato. Sai, fa effetto. Sono felice"

La Superbike ti è servita per vedere che avessi velocità  in confronto ai piloti della MotoGP o no?

"A me no. Io sono sempre stato convinto di poter ancora guidare forte. Poi sai che la moto della gara è una cosa, la moto di qua è un'altra cosa, perché il limite è molto più alto. Anche la frenesia della  Superbike. Devi riuscire ad arrivare a quel limite, se sarà capace lo dico dopo domenica, dopo la gara. Se avevo fatto qualche test lo avrei già detto. Sarà molto molto difficile, sicuramente"

Allora non la vedi come una rivincita?

"Ma non bisogna vivere di rivincite, niente. Come ho già detto, io non ho nessun rimpianto, non ho più niente che mi faccia star male, no? Ho superato tutto, basta. Siamo andati avanti, siamo qua e il passato è passato. Godiamoci quello che abbiamo"

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