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Nel venerdì malese Pecco Bagnaia ha mostrato di avere le idee chiare: "Anche a costo di perdere il titolo, non sono disposto a correre a Valencia”.
A Marc Marquez è stata chiesta una valutazione delle parole di Bagnaia...
“Sono dichiarazioni forti quelle di Pecco, perché quando lo dici, e se succede, dovrai farlo" (ora è ufficiale: l'ultimo GP non si correrà a Valencia)
Sull'ultimo GP...
"Per me, l’unica opzione o l’unico senso che avrebbe il GP di Valencia sarebbe quello di aiutare quelle persone. Aiutare intendo finanziariamente. In caso contrario, nessun aiuto. E in questo momento aiutiamo mettendo tutte le risorse possibili, tutto ciò che ha la Spagna per aiutare quelle famiglie"
Jorge Viegas, presidente della FIM, ha detto che se si farà a Valencia sarà per riattivare l'economia della zona...
“Non parlerei del GP. Non lo vedo come etico, morale o umano. Il circuito è inutilizzabile a causa di una catastrofe. Non è inutilizzabile perché non c'è economia nel paese. Se ha un senso umano, è molto eticamente scorretto parlarne. Ma, parlando di aiuto, parleremo chiaro. Il campionato per andare sui circuiti riceve qualcosa. Ebbene, quel qualcosa potrebbe andare alle famiglie”
Venendo alla pista, il suo venerdì...
“Vuoi sempre essere ottimista, ma siamo in Malesia. Un venerdì di sofferenza, uno di quei circuiti che dove soffro di più. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di entrare in Q2 e domani cercheremo di trovare una posizione più comoda tra i primi cinque. Sarebbe molto ottimistico cercare quella seconda fila, l’obiettivo più realistico è la terza fila. Ci sono tre piloti che vanno molto più forte degli altri. E poi c'è un secondo gruppo che sul giro veloce ha poche differenze così come sul passo”
Su quali settori dovrai lavorare per sabato?
“Un po' tutti, forse il T2 è quello che oggi mi è costato un po' di più. Il T3 il minimo. Vediamo se domani riesco a compensare un po' il T4 che di solito faccio meglio, ma oggi non sono riuscito a bilanciarlo. C'è un po' di tutto in generale"