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Prima le mani giunte, poi le dita rivolte al cielo e la bandiera valenciana sulle spalle. Nel giorno in cui David Alonso diventa ancora più leggenda della Moto3, vincendo la sua tredicesima vittoria stagionale, il colombiano ammette che non c'è nulla da festeggiare. Scattato dalla prima fila, il numero 80 si è ripreso la prima posizione negli ultimi giri, come ci ha abituato a fare. Nessuna celebrazione o gag questa volta per la stella della categoria: solo una preghiera al taglio del traguardo, seguita dal giro d'onore con la bandiera valenciana consegnatogli dall'addetto stampa del team Aspar. La squadra di Jorge Martinez si è immediatamente mobilitata dopo la notizia dell'alluvione nella città natale, aprendo una raccolta fondi su Go Fund Me (link qui) che è stata sostenuta anche dal team Pramac MotoGP.
"Oggi vinco ma non posso festeggiare questa vittoria. Ho corso solo per la squadra Aspar, per tutti i nostri membri che sono a Valencia, per tutte le famiglie. È stato difficile tenere la testa sulla gara, ho fatto il mio lavoro, ma la dedico a tutti loro. Voglio dare il bonus della vittoria a Valencia, caricherò i soldi sul Go Fund Me del team per dare il mio contributo, ci sono cose più importanti da fare in questo momento", ha dichiarato Alonso nel parco chiuso.
Sale sul secondo gradino del podio Taiyo Furusato (una delle poche Honda ad aver visto il traguardo, considerando i tanti motori rotti o problematici che hanno impedito a ben tre piloti di finire la gara), scattato dalla diciassettesima casella. Chiude il podio Jose Antonio Rueda, che è riuscito a risalire tante posizioni negli ultimi giri grazie al buon passo.
Il migliore degli italiani è Stefano Nepa, ottavo. Nono Matteo Bertelle, decimo Luca Lunetta, tredicesimo Filippo Farioli, out Nicola Carraro e Filippo Rossi.