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Pecco Bagnaia ha nuovamente risposto da campione andando a cogliere la decima vittoria domenicale dell'anno in una stagione, qualcosa riuscito a soli altri cinque piloti tra 500 e MotoGP.
I nomi degli altri piloti rende l'idea della grandezza di Bagnaia: Agostini, Doohan, Valentino Rossi, Casey Stoner e Marc Marquez. Restando in epoca recente, per dire, non ci sono gente come Pedrosa e Lorenzo.
Tuttavia, come ha giustamente e onestamente sottolineato Bagnaia, adesso ci sono anche le Sprint.
Il primo pensiero di Bagnaia a Sky...
"La domenica non è un nostro problema, è dove andiamo più forte, il sabato faccio sempre molta fatica ad avere la stessa competitività. Ieri poi ho preso una buca e mi sono steso, oggi l'ho presa tante volte e non è successo niente, a volte capita. Abbiamo fatto un buon lavoro tutto il weekend, capiremo cosa fare nei sabati per capire come essere aggressivi nella stessa maniera della domenica, ma ad ogni modo vincere 10 gare in una stagione è incredibile"
Sul fatto di essere uno dei pochissimi ad aver vinto 10 GP in una stagione con nomi come quelli citati prima...
"Adesso ci sono le Sprint che contano e bisogna migliorare lì, ma è un onore essere tra di loro"
Sulla gara di oggi...
"La gara è quello che mi aspettavo, non faccio mai le cose troppo d'istinto, faccio quello che penso di poter fare, oggi sapevo che se fossi riuscito a star davanti avrei potuto fare qualcosa in più. Jorge non ha mollato fino alla fine, è stato bello perché c'è sempre stato rispetto, non c'è stato un contatto"
Sei stato l'unico a dire chiaramente di non voler correre a Valencia...
"Su certi argomenti bisogna essere sensibili, se chi dovrebbe essere sensibile e dovrebbe pensarci non ci mette questa lucidità dobbiamo pensarci noi che siamo i paladini del nostro mondo. E non è finita qua: penso che dovremmo dare una mano o al circuito o ai cittadini, abbiamo la possibilità di fare qualcosa e va fatta, non tutto gira intorno al Motomondiale"
Ancora sul campionato e il peso delle Sprint...
"Senza Sprint Martin sarebbe a -24 da me, ma bisogna accettare la realtà dei fatti, quest'anno sono stato steso tre volte di cui due nelle gare della domenica (incidente con i fratelli Marquez: Marc a Portimao e Alex ad Aragon, mentre la caduta nella Sprint è avvenuta dopo un contatto con Binder a Le Mans, ndr). Bisogna migliorare e non trovarsi in quella situazione lì"
Nell'incontro con i giornalisti in sala stampa Bagnaia ha risposto ad altre domande, eccole.
Sulle 10 vittorie nell'anno...
"Sappiamo che la domenica non è un problema, lo è il sabato, dovremo migliorarci, proveremo a farlo l'ultima gara e poi il prossimo anno. Sappiamo che c'è da fare un lavoro di bilanciamento perché l'unica cosa che cambia è il serbatoio, da regolamento. Proveremo a fare qualcosa di diverso, è dall'inizio dell'anno che ci lavoriamo e dobbiamo trovare una soluzione per migliorarci"
Arrivi a Barcellona con che pensiero? Vincere il mondiale o l'11esima gara?
"Io vado lì per vincere quel che c'è da vincere e provare a mettere pressione per vincere il titolo, ma sappiamo quanto sia difficile con 24 punti di svantaggio, proveremo a fare quel che c'è da fare"
Sul testa a testa con Martin a inizio gara...
"È stato molto bello, aggressivo ma giusto, ci siamo divertiti, vorrei riuscire a farla anche il sabato perché anche ieri, alla fine, avevamo il potenziale per farlo ma c'è mancato qualcosa"
Sulla prima partenza...
"Ho frenato per andare verso la curva solo che Jorge voleva andar diritto e io volevo iniziare chiudere, per fortuna non mi è finito il piede sotto, è andata bene"
Sul non correre a Valencia ma comunque in Spagna (come pare sarà Barcellona, anche se non è ancora ufficiale)...
"Continuo a dire che correre in Spagna non è il massimo, ma almeno non siamo a Valencia dove, ricordiamoci, la situazione sta peggiorando sempre più. Barcellona è una pista che mi può dare tanto e togliere tanto, sappiamo quanto è facile cadere"