Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Austin - Quando all’11esimo giro, è andato al comando, al circuito delle Americhe si è sentito un boato: da queste parti, Marc Marquez è molto amato. La gioia degli appassionati texani è però durata poche curve, il boato di gioia si è trasformato in disappunto, con Marquez che ha perso il controllo della sua Ducati alla piega numero 11.
“Quando un pilota cade è perché fa un errore. La verità, però, è che avevo problemi con il freno anteriore, la corsa della leva si è allungata, mi toccava il dito quando l’azionavo e non riuscivo a fermarmi bene. Ho cercato di andare al comando, per vedere se con l’aria fresca davanti e, di conseguenza, l’abbassamento delle temperature, potesse cambiare qualcosa. Quando sono arrivato alla curva 11 ho frenato una prima volta e la moto non si è fermata, quindi ho azionato nuovamente la leva ad alta velocità e si è chiuso l’anteriore”
Si poteva vincere?
“Sicuramente ero veloce, ma c’è stato questo problema. In gara pensavo solamente al freno anteriore: è importante capire cosa sia successo e ci siamo riusciti. Con il mio capo tecnico Carchedi ci siamo conoscendo, tutti hanno punti forti e deboli, non solo i piloti. Abbiamo tanti dati a disposizione, ma la parola del pilota è la più importante: provo a spiegare cosa mi manca, ma poi non è semplice trovare la soluzione. La vittoria, però, non era nei miei pensieri, io puntavo al podio”
Sembrava che anche tu, come Vinales e Acosta, fossi orientato alla media posteriore: è così?
“Sì, l’ho presa in considerazione, ma poi ho visto che tutti gli altri piloti Ducati andavano sulla soffice e mi sono fidato della loro esperienza”
Nel complesso, come giudichi il fine settimana?
“È stata una gara molto intensa: già alla prima curva sono stato toccato da Bastianini, che non ha fatto scorrettezze, è solo arrivato forte. Poi, ho fatto uno sbaglio all’ultima curva e sono stato passato da due piloti. Quindi ho commesso l’errore quando ero al comando. Sono un po’ frustrato, ma anche tranquillo perché nonostante i problemi ai freni ero davanti”
Per finire, gli viene chiesto un giudizio su Vinales e Acosta.
“Maverick è sempre stato veloce: se sarà costante, diventerà uno dei favoriti al titolo. Per quanto riguarda Pedro, ho già detto più volte che è un talento eccezionale e quando lo sei vai forte con qualsiasi moto. Prima o poi vincerà”