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Austin - Non è contento, non lo è per niente: “Tutti vogliono di più, è ovvio che non posso essere così soddisfatto di un quarto posto”, dice Pedro Acosta. Eppure, ancora una volta, gli aspetti positivi sono tanti, a cominciare dal fatto di essere - di gran lunga - il miglior pilota KTM. Ma a Pedro non basta.
“Oggi sono stato molto vicino al podio, ma allo stesso tempo anche molto lontano… A me non piace perdere e ogni anno questo mio aspetto peggiora sempre di più. Ma è vero che ci sono degli aspetti positivi: siamo stati molto veloci in qualifica; sono partito decisamente bene; sono stato da podio per gran parte della Sprint. Ma alla fine, Marquez e Martin sono stati più intelligenti di me, hanno spinto al momento giusto: bisogna imparare da queste situazioni”
C’è un altro aspetto positivo: sei stato, fino adesso, nettamente il pilota KTM più veloce.
“Ma io non penso a questo, piuttosto che davanti a me ci sono altre tre moto. Io non voglio essere quarto, KTM non vuole essere lì, dobbiamo lavorare per essere più competitivi”
Cosa hanno fatto meglio di te Marquez e Martin? E’ solo questione di esperienza?
“Non è facile gestire una gara lunga, devi stare attento a molti aspetti, ma la Sprint è metà distanza, io credo che si debba spingere dall’inizio alla fine. In realtà, ho capito che bisogna andare al 95% e fare a fuoco solo tre giri, al momento giusto. Ed è quello che hanno fatto Marc e Jorge: in questo sono stati più bravi a gestire la situazione. Tutti noi vogliamo di più. (Nel frattempo, arriva in sala stampa Aleix Espargaro: Pedro lo vede e gli chiede: “A te piace perdere”?). E’ chiaro che dobbiamo prendere gli aspetti positivi, sono stato più competitivo nella Sprint rispetto a Portimao, abbiamo fatto dei miglioramenti. Ma non basta, voglio di più”
Come va la moto?
“È super competitiva. C’è qualcosa che va meglio, altro che va peggio, ma tutto quello che abbiamo provato ha portato dei miglioramenti: la KTM funziona bene”