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Pecco Bagnaia nella conferenza del giovedì di Aragon appare come quasi sempre sereno, però basta una domanda per capire che là sotto il suo spirito competitivo è sempre pronto a partire.
A un certo punto un giornalista gli ha chiesto: "Nella tua prima vittoria (proprio ad Aragon, nel 2021, dopo un duello con Marquez, ndr) sei stato molto aggressivo per prenderti la prima vittoria, lo sarai ancora?
“Assolutamente sì, la mia mentalità non è cambiata, solo che oggi so come vincere. Sarebbe bello ricreare la stessa battaglia con Marc, ma con lo stesso risultato”
Sul weekend che lo aspetta...
“Sono felice perché la pista mi piace, prima di tutto. Ci sono tante staccate, curve veloci, credo possiamo godercela. La nostra moto si è comportata benissimo, abbiamo un ottimo potenziale. Sappiamo che Marc è velocissimo, ma anche Martin ed Enea ha vinto qui l’ultima volta. Marc mi sembra abbia vinto sei volte! Sarà una bella battaglia. Ci godremo la pista, il nuovo asfalto e il caldo”
Potrebbe venirne fuori una delle battaglie più dure della stagione?
“Questa pista ha reso sempre difficile creare distacchi, quindi una bella battaglia come nel 2021 e nel 2022 è possibile”
Cosa pensi del nuovo calendario con partenza in Thailandia?
“È strano ma almeno non andremo là nella stagione degli uragani, e sono contento di tornare a Brno”
25esima vittoria in MotoGP, lo stesso numero di Schwantz, che effetto ti fa?
“Cresci sentendo parlare dei piloti e poi fai gli stessi numeri, è incredibile, sono felicissimo, ed essere tra i primi 10 nella storia è fantastico. È sempre stato un sogno arrivare a questo livello”
La GP24 è un’ottima moto, ma non è perfetta, cosa chiederesti a Dall’Igna e agli ingegneri?
“È impossibile avere una moto perfetta. Ci manca forse un po’ di trazione in alcuni casi, rispetto al passato, ed è quello che sto chiedendo agli ingegneri”
In passato le Ducati erano moto da guidare velocissimi fino al punto di corda, adesso invece è cambiato, la moto si deve accompagnare in curva...
“È cambiata nel 2019 quando gli ingegneri hanno capito che i piloti possono anche voler guidare in modo diverso. Il mio problema fondamentale era la frenata, non riuscivo a usare il freno motore come volevo, nel 2020 è cambiato tutto, il freno motore si è adattato allo stile di guida di tutti, io utilizzavo un sistema diverso da Dovizioso, che era il punto di riferimento. La cosa buona è che in quel modo tutti gli stili di guida sono adatti adesso”
Tre anni fa hai vinto la prima volta qui, ora sei due volte campione del mondo. Come è cambiata la tua carriera in tre anni?
“Più volte potevo vincere già, ma poi dopo la prima vittoria è scattato qualcosa e ho vinto quattro delle ultime sei gare”
L’asfalto nuovo preoccupa?
“Ne ho parlato con Vietti che qui ha fatto i test e ha detto che al mattino si scivolava ma al pomeriggio era già meglio. Ci sono punti più scivolosi ma vedremo”