MotoGP 2024. GP di Barcellona 2. Pecco Bagnaia, l'onore delle armi: "Penso non ci sia niente di disonorevole a perdere. Jorge Martin ha fatto la differenza"

MotoGP 2024. GP di Barcellona 2. Pecco Bagnaia, l'onore delle armi: "Penso non ci sia niente di disonorevole a perdere. Jorge Martin ha fatto la differenza"
Il ducatista: "Il più grande rimpianto? Non essermi impuntato sulla moto. So quanto era importante non rubare la scena a Jorge. Lui è stato più bravo e fortunato, ha fatto la differenza dove c'erano i nostri zeri"
17 novembre 2024

Se da una parte, come cantavano gli ABBA, "The winner takes it all", dall'altra c'è da dire che oggi Pecco Bagnaia ha accettato la sconfitta con grande signoria. Non solo, seppur al suo undicesimo trionfo stagionale (prima di lui solo Giacomo Agostini, Mick Doohan, Valentino Rossi e Marc Marquez erano riusciti nell'impresa) e vincitore di fatto dell'ultimo Gran Premio della stagione, "non ha voluto rubare la scena" a Jorge Martin (come ha dichiarato nel parco chiuso). Ma, dopo essersi congratulato, Bagnaia ha aspettato in disparte sul podio il neo campione del mondo durante i suoi festeggiamenti.

Ai microfoni Sky, l'italiano ha commentato le sue impressioni e le sue emozioni. 

Sulle sue sensazioni...

"Sapevamo in partenza che era difficile e che dovevamo fare il massimo, Jorge è stato più bravo, ha fatto meno errori, o meglio, ha fatto meno zeri. Ci riproveremo l'anno prossimo, senza mettere in discussione quello che è successo quest'anno"

Sul non aver voluto "togliere la scena" a Jorge Martin... 

"Mi immedesimo sempre nelle situazioni, so quanto è importante che quando uno tiene ad ottenere il massimo risultato è sbagliato togliergli la scena. La mia vittoria è importante, ma Jorge ha fatto la differenza dove abbiamo avuto più sfortuna o più zeri. Va bene, è un buon pilota, le mie vittorie sono state la consapevolezza di saper far bene, l'anno prossimo starò più attento ad alcune situazioni, a stare più vicino ad alcuni piloti che a altri. Non c'è niente di disonorevole a perdere, se fatto nel modo giusto: è tutto importante, serve tutto da lezione, so che abbiamo perso per errori nostri, per degli zeri nostri"

Su quale sia stato il maggiore problema quest'anno... 

"La cosa che ha dato più fastidio quest'anno e che mi dispiace è che sono sempre stato molto attento ed ho avuto bisogno del mio feeling sulla moto, la prima parte della stagione questa cosa qui l'ho sottovalutata, ho perso più tempo a togliere quello che gli altri stavano usando e che a me non dava lo stesso vantaggio, che erano le forcelle e il forcellone. Jorge è stato più costante, si è accontentato di più, ma siamo anche stati stesi tre volte"

Quali sono il rimpianto e l'errore più grande? Qual è stato il momento più bello?

"Il mio rimpianto più grande è non essermi impuntato di più sulla moto, l'errore più grande è difficile da dire... errore in sé quello di Silverstone, dove stavo spingendo di più ed ho esagerato. In altri momenti non stavo facendo niente di sbagliato... 18 vittorie tra Sprint e gare, la vittoria più bella è stata quella del Mugello, quella di oggi è stata la più facile perché nessuno spingeva davvero, sennò anche quella ad Jerez... quattro vittorie di fila sono difficili da farsi" 

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