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Montmelò - L’unico - tra i quattro presenti in conferenza stampa - con un contratto già firmato per il 2025 (e anche per il 2026, nel suo caso), Pecco Bagnaia assiste tra l’annoiato e il divertito (un po’ come tutti) il dibattito sul futuro che coinvolge Enea Bastianini, Jorge Martin e Marc Marquez seduti al suo fianco.
“È una “soap opera” commenta all’ennesima domanda sul futuro dei suoi rivali in pista. Non è affar suo e, sotto questo aspetto, ha un piccolo vantaggio rispetto a chi con lui si sta giocando vittorie e titolo: può pensare soltanto al 2024, senza nessun tipo di distrazione. Chissà se questa certezza, alla lunga potrà fare la differenza. Intanto, Pecco prova a ipotizzare a un GP della catalana un po’ differente dagli ultimi anni.
“Nel 2022 ero stato steso alla prima curva (da Nakagami, NDA), nel 2023 sono caduto alla seconda curva: speriamo di fare qualcosa in più, questa volta… L’anno scorso ero molto competitivo, era andato tutto bene, avevo la velocità per potermela giocare con l’Aprilia: avrebbe potuto essere una grande gara, ma niente, è andata come è andata. Credo che la GP24 potrà essere di aiuto su questa pista, possiamo essere competitivi, anche se qui è l’Aprilia la moto da battere”.
Inevitabilmente arriva la domanda su quanto accaduto nel 2023, se quell’incidente possa in qualche modo condizionarlo.
“Sicuramente è stata una delle cadute più dure della mia carriera, con Binder che non mi ha potuto evitare e mi è passato sulla gamba. Ma fa parte del nostro mestiere: sono sicuro che non mi condizionerà”.