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Il pugno di Jorge Martin sul cupolino dopo aver tagliato il traguardo può essere interpretato sia come gesto di esultanza che come gesto di rabbia, come a dire: come fate a non vedere che merito la moto ufficiale?
E in effetti non solo la merita ma al momento è anche il più forte e il favorito per la vittoria del mondiale, senza dubbio per chi scrive.
Per Martin quinta vittoria dell'anno, seconda sulle gare lunghe e prima doppietta nel 2024.
Sulla giornata...
"Sono molto felice di aver vinto oggi e di essere davanti a due campioni come Marc e Pecco. Penso che questo mi da uno stimolo, penso che sia qualcosa di bello e sono molto felice di essere in questa posizione"
Le Mans è di Martinator?
"Le Mans è il territorio di Martinator. L'anno scorso ero vicino, ma quest'anno l'abbiamo portato a termine. Penso che ci sia stato molto lavoro da venerdì. Ho fatto la pole, vinto lo Sprint, vinto la domenica... È molto complicato. L'ho già fatto, ma con il livello che c'è, con Marc, con Pecco, è stato molto difficile"
Chi ti preoccupava di più?
"Ero più preoccupato per Pecco, perché vedevo che era molto difficile superarlo, non trovavo il momento. Ho visto che la curva 9 era il suo punto debole (confermato anche da Pecco, ndr), è lì che ho recuperato tutto, nel settore 3, ma non non riuscivo ad avvicinarlo, quindi ci ho provato alla curva 3. Una volta che abbiamo iniziato a lottare, mi sono detto: "Wow, anche Marc viene da dietro e questa lotta potrebbe farla per arrivare primo". Da lì, ho lottato con me stesso per fare ottimi giri, ho ottenuto un piccolo vantaggio e poi devo ho cercato quei piccoli dettagli per non dare loro una possibilità di riprovarci"
Il tuo miglior fine settimana di sempre?
"No, non credo, per niente. È stato quello in Austria nel mio primo anno (2021). Lì ho fatto anche il record della pista, ho avuto molti ottimi fine settimana. Non sarà una vittoria ad oscurare i risultati del passato"
L'attacco di Marc a Pecco nell'ultimo giro ti ha aiutato...
"Ho visto in TV che non si era avvicinato così tanto all'ultima curva, perché soffriva molto in curva 9. Ma è chiaro che mi ha dato un po' di respiro. Quando sono entrato in curva 12, ho guardato la TV e ho visto che avevo 15 metri di vantaggio e sono entrato con calma, non ho nemmeno dovuto forzare, cosa che a volte può causare una caduta"
Chi è il numero uno oggi?
"Oggi io, senza dubbio. Questo fine settimana sono stato il numero 1 e vedremo cosa succederà nelle prossime gare, ma oggi mi divertirò, festeggerò. È molto difficile vincere oggi in MotoGP, ogni volta che lo fai devi festeggiare. Non perché ho vinto oggi sono migliore di ieri, né di prima di ieri, e non perché sono caduto a Jerez ero peggio o migliore, ma è chiaro che oggi eravamo i più forti"
Sul fatto di vincere con una squadra satellite...
"Non lo diciamo mai ma io sono in un team satellite, ho materiale ufficiale, ovviamente, ma la Ducati, alla fine, lavora per vincere in Ducati. Ecco perché i piloti aspirano a essere pilota ufficiale, ma il mio team è incredibile, hanno fatto un lavoro eccezionale. Dopo la caduta in qualifica, ho potuto correre con la moto caduta, dopo le cadute di Jerez, nei test la moto era sempre perfetta e sono molto felice di essere in Pramac”
Per il titolo è un affare tra te, Marc e Pecco?
"Loro due sono i rivali da battere. Lo sapevo già prima di iniziare l'anno. Lo stanno dimostrando. Insieme a me penso che siamo i tre con il livello più alto. Sarà una lunga battaglia. La sfida è molto grande, perché loro sono grandi campioni. Quindi, la sfida di battere un campione è ancora più difficile, farò quello che posso per cercare di essere migliore”
Gran finale di gara per Bastianini, giro veloce su giro veloce...
"Lo fa sempre, Enea è sempre il più veloce negli ultimi giri, ma nei primi devi essere più veloce"