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Che test sono stati per HRC? Il campione del mondo 2020, Joan Mir, li ha riassunti così: "Ci siamo avvicinati, ma non siamo ancora dove vorremmo essere".
Nell'ora di simil-qualifiche che si è tenuta stamani a Sepang Mir ha ottenuto il nono tempo. Non male, a vedere da fuori. Queste però le parole del pilota classe 1997 (che nella foto sopra vedete con il nuovo capotecnico, quel Santi Hernandez che per anni è stato a fianco di Marc Marquez).
In generale...
“Sono stato molto più veloce rispetto al 2023, un passo in avanti è stato fatto. Abbiamo migliorato tanti aspetti, ma la verità è che non siamo ancora dove vorremmo essere. Il mio tempo è stato buon e avrei anche potuto fare meglio se non fossi caduto nel secondo tentativo"
Ancora...
"Tutti hanno migliorato, ma in proporzione il nostro passo in avanti è stato più grande, ci siamo avvicinati. Ho fatto una decina di giri consecutivi, girando in 1’58” alto (1’59”2 secondo i calcoli di Zam), mentre i più forti hanno tenuto un ritmo di 1’58” basso. Rispetto al 2023, ho più fiducia sull’anteriore, ma non abbiamo tanto grip al posteriore e questo mette in difficoltà anche la gomma davanti, perché la stressi di più e fatichi a fermare la moto. In generale, dobbiamo essere soddisfatti, in Giappone hanno fatto un ottimo lavoro e mi aspetto altre novità per il Qatar"
Sui cambiamenti...
"Nel 2023, in HRC c’erano stati tanti cambiamenti, anche a livello di persone e adesso cominciano a vedersi i risultati. Rispetto al primo prototipo che avevamo provato a Misano, è stato fatto un grande miglioramento”