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Jorge Lorenzo è intervenuto nel podcast di Jordi Wild. È stata una chiacchierata piuttosto lunga, tre ore, di cui riportiamo qualche stralcio interessante. Riportiamo anche alcune parole dette da Jorge nel suo canale Yt, "Dura la vita".
“Mi è mancato l’affetto? - ha detto Lorenzo -. Potrebbe essere. In questo momento a mio padre dico che non dobbiamo parlare di affari né carriera, gli dico ‘trattami come un figlio e io ti tratterò come un padre’”.
Sui loro rapporti quando era giovane: “Era un hitleriano, un hitleriano totale. Lo è ancora oggi che ha 64 anni, non cambierà. Abbiamo già avuto due o tre periodi in cui non ci siamo parlati. L’ultimo risale a qualche mese fa: siamo rimasti due o tre anni senza parlare”.
Ancora su Chicho: “La sua passione continua ad essere le moto. È ancora un insegnante per bambini, io sono stato il suo primo allievo, ora allena uomini di 60 anni e bambini di un anno”.
Jorge sul padre ha aggiunto: “Non ha mai fatto vacanze, pensa solo alle moto, moto, moto, mi chiede solo delle gare, delle moto... voi mi chiedete della vita, ragazze, riguardo alle vacanze…”.
Sulla separazione dei genitori: “Quando avevo 10 anni mio padre e mia madre si sono separati, non so perché sia successo. I giudici ci hanno dato la possibilità di scegliere, a me e mia sorella, che aveva 5 anni meno, se andare con mio padre o mia madre. Mia sorella è andata con mia madre. ‘Cosa faccio adesso?’ Ho pensato, ‘se vado con mia madre avrò più affetto ma se vado con mio padre posso diventare campione del mondo’. Quindi ho scelto di provare ad essere campione del mondo. È stata una decisione vitale, è stata la mia prima decisione importante”.
Siamo nel 2010: “Quando Rossi lasciò la Yamaha per la Ducati se ne andò per gelosia, perché nel 2010 vinsi il mio primo mondiale, e per gelosia disse alla Yamaha, 'o Lorenzo o io'. Yamaha rispose: 'vogliamo che tu rimanga, ma se ci costringi a scegliere, dovrai andartene'. Per orgoglio è andato in Ducati, ha fatto due stagioni terribili e lì noi andavamo più d’accordo”.
Rossi è poi tornato alla Yamaha nel 2013: “Dopo due stagioni pessime con una moto sulla quale non si è mai adattato". Per Lorenzo Rossi “è tornato in Yamaha con la coda tra le gambe, guadagnando molto meno, accettando pubblicamente che era il secondo pilota, che Lorenzo era il due volte campione del mondo e che veniva ad imparare da me…".
Ma nel giro di due-tre anni le cose sono di nuovo cambiate: "È diventato più forte e ha preso il controllo della squadra, e ora eravamo 50-50. Lì abbiamo ricominciato a odiarci. Adesso che siamo in pensione mi ha chiamato nel suo ranch... va molto meglio".
Lorenzo ha parlato del GP di Jerez e della sfida Bagnaia-Marquez sul suo canale Yt: "Pecco era al 95%, ma quando Marc è arrivato e lo ha superato ha preso quel 5% che gli mancava. Inoltre ha chiarito che la GP24 andava in rettilineo, penso che sia superiore in termini di accelerazione e velocità. Quello che ho visto è che Marc, per tenere il ritmo di Bagnaia, ha dovuto applicare molta forza frenante. Doveva compensare lì ciò che Pecco aveva guadagnato in accelerazione. Marquez con la 2024 avrebbe vinto al 100%, vedremo quando avrà una moto come Pecco e Martín. Per me la caduta di Marc sabato è stata un episodio, viste le condizioni della pista, e quella di Bagnaia non è stata colpa sua".
Lorenzo ha poi indicato i suoi favoriti per il GP di Le Mans: “Bagnaia, Martín, Acosta. È un circuito che favorisce molto la Ducati, ma è vero che Marquez va considerato sempre. Dipenderà molto dal meteo, se pioverà”.
Il video in cui risponde a questa domanda lo trovate qui sotto. Per lui i migliori cinque piloti di moto della storia sono, nell'ordine: Valentino Rossi, Marc Marquez, Giacomo Agostini, Mick Doohan e Lorenzo stesso.