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Jorge Martín ha rilasciato una lunga e interessante intervista al podcast I Have a Plan, cioè "Ho un piano".
Tra le tante questioni affrontate anche quella relativa ai soldi guadagnati.
Ecco le spiegazioni di Martin: "In sostanza in Moto3 guadagnavo già dei soldi. Appena entrato nel Motomondiale, con la Aspar, avevo già il contratto, non ricordo, ma erano comunque 30 o 40mila euro, più qualche sponsor, a 17 anni guadagnavo già circa 70mila euro".
"Poi - ha aggiunto Martin - ci sono i piloti di Moto3 che magari guadagnano 150mila euro, più o meno, ma sono i piloti bravi. Ma in Moto3 paga il 60% dei piloti, mentre il 40% guadagna qualcosa".
E in Moto2?
"In Moto2 direi che è il contrario, guadagna il 60% dei piloti. Magari sono 300mila euro o giù di lì, che sono già soldi, puoi risparmiare e fare cose che ti possono dare un reddito. Il 30-40% dei piloti paga anche per essere in Moto2, forse 400 o 500mila euro l'anno, o più (Andrea Migno nel 2023 disse la stessa cifra: 400mila euro per correre in Moto2, ndr)".
La MotoGP?
"In MotoGP finisci per guadagnare meno, perché è lì che vuoi arrivare".
Il suo arrivo in MotoGP...
"Quando sono arrivato in MotoGP sono rimasto single, ho vinto la mia prima gara in Austria... E ho iniziato a fare festa. Non ero mai uscito molto, a dire il vero, ma ho iniziato ad andare a Barcellona a fare festa. Ricordo che domenica è arrivato un ragazzo per correre e io sono andato a Barcellona per fare festa, sono tornato ad allenarmi ad Andorra e nel fine settimana sono tornato a Barcellona per fare festa, un'altra gara e così via. Ero ancora veloce e tutto andava bene"
Poi?
"Arrivò un momento in cui in una discoteca arrivò il conto, non dirò quanto fosse, ma quando l'ho visto ho pensato: 'Hai perso il cervello, cosa stai facendo qui?' L'ho pagato, ma da quel giorno c'è stato un cambiamento in me. Non ero io. Sono tornato un po' alle mie origini e ho pensato di non farcela. Dopo qualche mese ho conosciuto María, la mia ragazza e questo mi ha aiutato a mantenere la testa. Ma è molto facile perdersi".
Ancora: "Penso di aver avuto un'ottima educazione, i miei genitori e i miei nonni mi hanno sempre tenuto con i piedi per terra. Adesso va molto bene per me, ma devi sapere quello che hai, esserne felice e godertelo".
Martín ha parlato delle sue motivazioni e di quanto i soldi non siano così importanti...
"Sono molto motivato dalla sfida del prossimo anno con Aprilia, e soprattutto dall'eredità che potrò lasciare quando andrò in pensione. Con i soldi che ho potrei ritirarmi oggi e vivere, ma voglio essere una leggenda della MotoGP ed essere ricordato, trascendendo le generazioni".