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Marc Marquez, insieme al fratello Alex, ha incontrato i giornalisti a Madrid, in un evento organizzato dallo sponsor Estrella Galicia, la birra analcolica che sponsorizza i due e altri piloti. Alcune di queste dichiarazioni sono prese da As, le ha raccolte il collega Mela Chercoles.
Sul sorriso che gli è uscito dopo i primi giri con la Ducati...
"Era di tranquillità..."
Sul test di Valencia e le sensazioni...
"Strano. Mi sono sentito molto a mio agio, ma era strano non vedere le facce di Santi o dei meccanici. È stato un buon test"
Ancora sul sorriso...
"Era il sorriso della tranquillità, di salire su un'altra moto e vedere che so guidarla"
Perché corri il rischio di cambiare squadra e moto?
"È fare un passo nella mia carriera sportiva per trovare una soluzione, perché aspettare seduti non ti porterà da nessuna parte. Bisogna fare dei passi ed è quello che ho fatto nella mia carriera sportiva per continuare a sentire le farfalle nello stomaco"
Hai avuto la sensazione che i vertici Ducati non ti volessero?
"Non ho mai avuto questa sensazione perché altrimenti non avrei fatto il passo. Sono sempre stato molto supportato da Gresini ed è per questo che sono andato da loro, perché non mi hanno mai spinto finché non avevo le idee chiare"
È possibile essere campione con una Ducati non ufficiale?
"Sarebbe un errore pensare al titolo, soprattutto perché sono due anni che sono senza vittorie"
Come stai?
"Bene bene. Fisicamente mi sento sempre meglio e ho cercato quella costanza per evitare infortuni e ottenere una buona progressione"
Noti qualche timore nei tuoi rivali per il tuo arrivo su Ducati?
"Non vedo paura in griglia. Sono uno in più. Sì, se arrivi da quattro titoli vinti puoi generare paura, ma io vengo da una situazione in cui molti piloti, giovani e vogliosi, mi hanno battuto, e devo anche reinventarmi per vedere cosa fanno gli altri. Affronterò piloti che sono sulla stessa moto da tanti anni e che dovrebbero essere davanti a me, mentre il mio compito sarà dare il cento per cento"