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Non prende la lode solo perché non conquista la pole, ma per il resto è perfetto, sublime nella sua superiorità. Il nuovo tormentone è che la sua GP24 ha qualcosa in più delle altre GP24: siamo al delirio. Storia già sentita in passato con Valentino Rossi: vince solo perché… e via con una serie di giustificazioni per gli avversari. Oggi, come allora, mi chiedo: ma è così difficile dire che uno è più forte? Intanto raggiunge Kevin Schwantz a 25 successi. Insomma, in quattro righe l’ho paragonato a Valentino e affiancato a Kevin… Brividi.
Per il secondo GP consecutivo fa tutto bene, ma trova uno più veloce di lui: a Silverstone Bastianini, qui Bagnaia. Ma non ha nulla da rimproverarsi, al di là dell’errore in frenata nella sprint: semplicemente Pecco andava più forte. È sempre ammirevole per tenacia e determinazione. Bella sfida.
Non riesce a ripetersi ai livelli di Silverstone: per tutto il fine settimana è più lento di Bagnaia e Martin. In gara ci mette una pezza di lusso grazie a una grande partenza: la posizione è buona, il distacco no. Può fare meglio.
Un errore grave nella sprint, una grande rimonta in gara, dopo una serie di problemi che hanno determinato la brutta partenza. Insomma, è sempre lui: entusiasmante, ma anche esagerato; uno che fa la differenza, ma che non riesce ad accontentarsi. La verità è che se non ci fosse, la MotoGP sarebbe sicuramente più noiosa, non solo in pista. Sempre al centro dell’attenzione.
Su questa pista, lui e la KTM erano sempre andati fortissimo, ma il momento è complicato sia per la moto sia per il pilota. Non può attaccare come sa fare, deve pensare più a difendersi e non è nella sua indole. In gara porta a casa un risultato dignitoso, ma 18 secondi dal primo sono una enormità.
È in crescita, è più efficace rispetto all’inizio del campionato, ma non è il pilota fortissimo del 2023. Per un po’, si esalta nella sfida con MM93, ma una volta superato non riesce a tenere il passo. C’è ancora da fare.
I limiti dell’Aprilia in gara sono accertati, ma da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più.
Fa una buona rimonta dopo il contatto alla prima curva con Marquez: aveva il potenziale per fare bene, secondo Borsoi per stare nei cinque. A sprazzi, ha dimostrato una buonissima velocità. Peccato.
In gara sparisce, ma nella sprint porta l’Aprilia sul podio. Non così male.
Per un attimo, si è trovato assieme al fratello, in rimonta dopo la brutta partenza: differenza abissale.
Porta in pista una KTM aggiornata e probabilmente più competitiva, lui fa un buon lavoro: è ancora veloce.
Completamente frastornato, perso: il peggiore fine settimana dell’anno, non soltanto in gara, ma anche nella sprint e in ogni singolo turno di prove.
Grazie al LLP di Quartararo (5), è lui a vincere la coppa giapponese: purtroppo, per il momento, bisogna accontentarsi…
Ultimo pilota Honda nella sprint, secondo pilota Honda in gara dietro a Nakagami (5) e davanti a Zarco (5) rallentato da problemi tecnici, con Marini (5) costretto al ritiro. Così è dura.
Ducati Desmosedici GP24 voto 9,5: Altro podio monopolizzato dalla GP24: siamo vicini alla perfezione assoluta.
Ducati Desmosedici GP23 voto 8: Mezzo punto in più grazie alle prestazioni di Marc Marquez: il podio era alla sua portata sia sabato sia domenica.
KTM RC16 voto 6: Diciamo la verità: ci si aspettava di più sulla pista dove Pol Espargaro ha girato per quattro giorni prima del GP, totalizzando 350 km…
Aprilia RS-GP voto 5: La differenza al traguardo, in termini di secondi, è enorme. È vero che questa è una pista tradizionalmente ostica per Aprilia, ma la differenza con Ducati è preoccupante.
Yamaha M1 voto 4: Si lavora tantissimo, ma i risultati non si vedono.
Honda RC213V voto 4: Si lavora tantissimo, ma i risultati non si vedono (2).