MotoGP 2024. Le pagelle del GP d'Italia: Pecco Bagnaia come Casey Stoner, Marc Marquez e Valentino Rossi

I voti di Zam ai piloti e alle moto
3 giugno 2024

Pecco Bagnaia: 10 e lode

Il Mugello è casa sua, tipo Phillip Island per Casey Stoner, il Sachsenring per Marc Marquez, Assen per Valentino Rossi…Il paragone con i grandissimi della storia non è casuale: stiamo parlando di un campionissimo. Ogni sua vittoria ha una chicca, questa volta la partenza. Strepitoso.

Enea Bastianini: 9

Peccato per la caduta nella Sprint, ma domenica ha fatto vedere tutto le sue qualità, con una prestazione per certi versi ancora più esaltante della vittoria in Malesia nel 2023. Sembra il brutto anatroccolo in mezzo a tre cigni, invece è bello e forte esattamente come i rivali. Nel 2025 non sarà più in Ducati: Aprilia o KTM faranno un affare d’oro a prenderlo. Gran pilota.

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Jorge Martin: 7,5

Meno esplosivo del solito - siamo abituati bene, eh! -, ma comunque abbastanza veloce da illudersi anche di poter vincere. Un errore non da lui gli costa il secondo posto in gara, confermando forse una minore attenzione psicologica: la situazione futura non lo aiuta di sicuro. Umano.

Marc Marquez: 8

Un altro fine settimana solido, veloce, consistente. Se il paragone devono essere gli altri piloti con la GP23, non c’è paragone… Se il paragone è con i piloti più veloci di questo momento, allora è giusto dire che, complessivamente, ha qualcosina in meno. Attenti al lupo.

Pedro Acosta: 8

Qualcuno sostiene che fa in KTM la stessa differenza che faceva Marquez in Honda. Non è esattamente così, secondo me, ma questa tesi serve per sottolineare la considerazione generale su di lui: è un fenomeno. Commette, inevitabilmente, ancora qualche errore, ma sa bene quello che fa e quello che vuole. Futuro arancione (KTM).

Franco Morbidelli: 8

Ogni giorno è migliore di quello precedente, con il suo metodo aggiunge continuamente qualcosa, scalando le posizioni che portano in alto. I test di lunedì al Mugello lo potranno far crescere ulteriormente: nessuno parla di lui per il 2025, ma è uno di quelli che io terrei in considerazione. Manca poco.

Fabio Di Giannantonio: 6,5

Il suo limite sono qualifica e partenza, ma in gara va forte e sbaglia pochissimo. Se migliora nel giro secco, se la può giocare con quelli buoni. Ci crede.

Maverick Viñales: 6

Riporta l’Aprilia in prima fila al Mugello dopo tantissimo tempo, è sua la prima RS-GP al traguardo, ma le aspettative erano decisamente differenti. Siamo alle solite…

Alex Marquez: 6

Qualche miglioramento, ma è tornato nell’ombra (del fratello).

Brad Binder: 4

Prende in gara otto secondi dal compagno di squadra, è l’ombra del pilota esaltante e grintoso degli anni scorsi. Si è perso.

Aleix Espargaro: 5

L’effetto “annuncio ritiro” sembra svanito, la sensazione è che sia agonisticamente meno feroce del solito. Ci può stare.

Marco Bezzecchi: 4

Il connubio GP23 - Michelin 24 è per il momento totalmente indigesto. Preoccupante.

Alex Rins: 6

Sulla pista che un anno fa ha perfino rischiato di mettere fine alla sua carriera, conquista un buon tempo in qualifica e si prende la soddisfazione di essere la prima Yamaha e prima moto giapponese al traguardo. Che serva di incoraggiamento.

Fabio Quartararo: 5

Meno brillante del solito.

Luca Marini: 4

Il commento è sempre lo stesso: sta provando a far crescere la Honda, ma i miglioramenti non si vedono. Ma la colpa non è sua.

Ducati DesmosediciGP: 9,5

Quarto monopolio del podio consecutivo, quattro Ducati ai primi quattro posti. Esiste solo la Ducati.

KTM RC16: 8

Le prestazioni di Acosta dicono che la competitività c’è, ma la Ducati rimane lontana.

Aprilia RS-GP: 7

Tutti i piloti dicono che è una moto “faticosa” e non così facile. Questo è un limite.

Yamaha M1: 6

Sufficienza per la terza Q2 “diretta” negli ultimi tre GP, ma in gara le prestazioni rimangono preoccupanti.

Honda RC213V: 4

Ogni GP certifica che è la peggior moto in pista.