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Veloce, deciso, determinato, bravissimo nella gestione, esaltante nel finale, aggressivo (anche troppo): ecco il pilota che ci aveva entusiasmato nel 2022. Probabilmente, la sua migliore gara con la Ducati ufficiale, anche se quel sorpasso lascio un po’ perplessi: ci stanno le rimostranze di Martin. In ogni caso: che bestia!
Secondo in qualifica, secondo nella sprint, secondo in gara. In tre giorni ha fatto una sola sbavatura, quella del sabato, dove comunque ne aveva meno di Bagnaia, mentre domenica è stato bravissimo senza se e senza ma… L’aveva quasi vinta, si ritrova comunque con 24 punti di vantaggio su Bagnaia, grazie anche alla lucidità e freddezza di tirare su la moto per evitare conseguenze disastrose con Bastianini. Taglia il traguardo e si lascia andare in un gesto di rabbia, ma chiede subito scusa. Vincitore morale.
Un passo indietro rispetto a Misano1: sempre competitivo, ma un po’ meno. Come aveva detto venerdì, dopo la prima giornata, non aveva il passo per stare con Martin, Bagnaia e Bastianini e sia la sprint sia la gara hanno confermato la sua analisi. Rimane comunque il punto di riferimento con la GP23. Pensando al futuro.
Sembrava avesse in mano il GP e che potesse riconquistare la vetta del campionato, invece si ritrova a meno 24 per un errore piuttosto grave. Da 4 in pagella se non fosse per il dubbio del funzionamento delle gomme, dubbio perché il cronologico dei tempi lascia un po’ perplessi. Lo sbaglio grave, probabilmente, è stato quello di non accontentarsi. Facile dirlo dopo. All’inseguimento.
Un fine settimana sicuramente più positivo di tanti altri, ma non siamo ancora ai livelli dell’anno scorso. In gara fa una scelta controcorrente (gomma soffice posteriore), ma tiene botta, mostrando una buona velocità. Speriamo possa migliorare ulteriormente nel finale.
A Misano1 aveva fatto vedere un grande potenziale, questa volta ha fatto molta fatica. Altalenante.
Primo pilota Aprilia al traguardo. In questo momento, bisogna accontentarsi.
Ha guidato alla grande, mettendo in mostra tutte le sue qualità. Rimane uno di quei piloti in grado di fare la differenza. Applausi.
E’ inevitabilmente meno motivato.
E’ il primo dei piloti Honda al traguardo in gara, mentre nella sprint ci era riuscito Marini (voto 6).
Va forte, ma cade un po’ troppo.
Una buona sprint, poi un altro errore in gara.
Fa quello che può, fisicamente in grande difficoltà. Deve essere operato.
Tempi strepitosi, una costanza di rendimento inarrivabile, sembrare migliora continuamente. 100 di questi giorni.
Complessivamente competitiva, inferiore soltanto alla GP24. Non male per una moto “vecchia” di un anno.
Dentro al box e nel reparto corse sta succedendo di tutto, con una rivoluzione di uomini che lascia perplessi, ma a Misano si è confermato la moto migliore dopo la Ducati.
Progressi evidenti, anche se i limiti rimangono grandi. Però si comincia a vedere qualche risultato.
Un po’ meglio rispetto a Misano1, ma siamo comunque lontani dalle aspettative.
Non si vedono progressi.