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L’errore nella sprint è grande, la reazione in gara da grande campione. A Mandalika è il più forte, il più veloce, il più efficace da due anni: lo batti soltanto se cade. La crescita rispetto al 2023 è evidente sotto tanti aspetti, soprattutto quello mentale. Merito suo e di Gino Borsoi, uno che lavora moltissimo sotto questo aspetto. Pronto per il titolo?
E’ tornato a essere nettamente il miglior pilota KTM: in gara è stato semplicemente fantastico. La sua velocità non è mai stata in discussione - non la può essere per uno che ha conquistato due mondiali in tre anni -, ma in questa stagione per certi versi così complicata ha dimostrato il carattere e la determinazione del campionissimo. Esagerato (in tutto, anche fuori dalla pista…).
Alla vigilia, si temeva che su questa pista potesse perdere un sacco di punti, invece lascia Mandalika avendone recuperati tre: tanta roba. In un fine settimana di relativa sofferenza, torna a casa con una vittoria nella sprint e un terzo posto in gara… Che carattere.
Ha sognato il podio prima in pista, poi a fine gara per la possibile penalizzazione di Acosta. Ormai ha tutti pezzi del puzzle in mano e sta riuscendo, poco alla volta, a metterlo tutti insieme. Qui gli è mancata la qualifica, ma la sua prestazione è stata di alto livello. Il bello, è che può fare ancora meglio. Ci siamo quasi.
Secondo in qualifica, quarto nella sprint, quinto in gara: i numeri sono certamente positivi. In generale, una prestazione convincente, che fa ben sperare per il finale di campionato. “Sono all’85% di affidamento con la GP23” ha spiegato a fine gara. Se riesce a trovare il restante 15% può anche puntare a una vittoria. Ci siamo quasi (2).
Due cadute in qualifica, due partenze strepitose, tra le più belle mai viste, un terzo posto insperato: ci mette sempre del suo, nel bene e nel male. A Mandalika non ha mai finito un GP, in una sorta di maledizione che nemmeno lui riesce a sfatare. Comunque protagonista.
L’errore in gara è grave e gli costa le ultime possibilità di giocarsi il titolo, ma era giusto provarci. Per certi aspetti, è il pilota che ha entusiasmato di più a Mandalika con i suoi sorpassi. Peccato. Quanti rimpianti.
E’ sempre il miglior pilota Aprilia. Della serie: chi si accontenta, gode.
Fuori dalla pista sembra mogio, quasi rassegnato, ma in sella alla moto non si risparmia, spinge, ci prova, ci crede. Per il momento tiene botta. Fino a quando?
La differenza con Acosta è di mezzo secondo al giro. Indifendibile.
La differenza con gli altri piloti Honda è grande, questa volta non solo in prova. Bravo.
Non è a posto fisicamente, ma non cerca scuse e sembra in crescita. Peccato la caduta in gara, stava andando forte. Sufficienza di incoraggiamento.
Fa un disastro in partenza, coinvolgendo altri tre piloti.
Praticamente perfetta anche su questa pista.
Molto vicina alla GP24: rimane una gran moto.
Ma se non ci fosse Acosta? Ma Acosta c’è e dimostra che non è così male.
Un po’ meglio rispetto a Misano, ma ancora lontana dalle (mie) aspettative.
Piano piano cresce.
Segnali positivi.