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L’errore nella sprint è gravissimo, la vittoria in gara è maestosa: qual è il voto giusto?
Ci ho pensato a lungo, cambiando idea di continuo. Personalmente, mi esalto di fronte alla sua capacità di reazione, a una velocità inarrivabile, a un pilota che vince 10 GP (dieci) in 19 gare. Pazzesco.
Ma quello sbaglio del sabato non si può dimenticare, anche e soprattutto per il momento in cui è stato fatto: c’è una grande differenza tra finire a terra dopo tre giri o all’ultimo per provare a battere il tuo rivale diretto nel mondiale. Insomma, il GP della Malesia è la fotografia di tutto l’anno: è il più forte, ma quanti rimpianti. Uffa.
Lo si può solo ringraziare per il suo coraggio, per la sua velocità, per la voglia di provare comunque a vincere anche quando potrebbe “passeggiare” fino al traguardo, per la sua onestà nel riconoscere i meriti degli avversari, per la sua bravura nel gestire un carattere focoso, per come guida la Ducati, per come si pone quando si toglie il casco. Un campione vero. Grazie.
Come ha detto lui stesso: “Nel 2023 avevo vinto per distacco, nel 2024 sono arrivato terzo per distacco”. Insomma, non è stato un GP all’altezza delle aspettative, al di là del 50esimo podio che è comunque sempre un ottimo risultato.
Ma per talento e velocità dovrebbe essere lì vicino a quei due, non guardarli da lontano. Manca qualcosa.
Qui in Malesia aveva vinto la sprint del 2023: evidentemente è una pista che gli si addice. Ma deve riuscire a essere competitivo anche su altri circuiti.
Personalmente, me lo aspettavo più efficace su questa pista, anche se è comunque lui il primo pilota non Ducati al traguardo. Così così.
Era un po’ che non lo si vedeva e non lo si sentiva così ottimista e contento dei progressi fatti dalla Yamaha: se la moto gli dà una mano, lui fa la differenza. Gran pilota.
L’impegno non manca, ma da uno come lui mi aspetto sempre qualcosa in più. Dai che manca solo una gara…
Finalmente più vicino al compagno di squadra: complessivamente, una buona prestazione.
Non ci siamo, lontanissimo dal suo potenziale. Preoccupante.
È sempre il miglior pilota Honda, nettamente più veloce degli altri in qualifica, appena più veloce in gara. Non gli si può dire nulla.
Un bel podio nella sprint, un’altra caduta in gara. È vero, prova sempre ad andare oltre i limiti della moto, ma sbaglia troppo nei momenti decisivi. Da elogiare perché riparte sempre e conquista quattro punti fondamentali per la lotta per il terzo posto. Generoso.
Per il secondo GP consecutivo, spreca una grande occasione, perché la velocità c’era, eccome. Sciupone.
Fa vedere di avere ancora una buonissima velocità: per fare di più, avrebbe dovuto essere “superman”, come ha detto MM93. Entusiasma fuori dalla pista per umiltà, ironia, capacità di analisi, spiegazioni tecniche. È stato bello.
Ducati Desmosedici GP24 voto 9,5: Su questa pista e in condizioni di asciutto, praticamente imbattibile.
Ducati Desmosedici GP 23 voto 8,5: Inferiore solo alla GP24, superiore a tutte le altre.
KTM RC 16 voto 8: Fatica più del previsto su questa pista, ma il risultato complessivo non è così male, considerando anche che i due piloti ufficiali non hanno corso.
Yamaha M1 voto 7,5: Probabilmente la migliore M! Vista nel 2024: un buon passo in avanti.
Aprilia RS-GP voto 5: Per certi versi, è la delusione del campionato, soprattutto dopo un inizio nel quale sembrava vicinissima alla Ducati. Invece…
Honda RC213V voto 6: Qualche miglioramento si vede. Ma la strada è ancora lunga e in salita.