MotoGP 2024. Luca Marini dopo i primi test: "Siamo al 60% del potenziale"

MotoGP 2024. Luca Marini dopo i primi test: "Siamo al 60% del potenziale"
Il nuovo pilota HRC promuove quanto fatto fino a ora da se stesso, dai colleghi piloti e dalla squadra giapponese
6 febbraio 2024

Luca Marini è contento del lavoro svolto fino a ora in Honda, lui si diverte ad essere al centro del progetto, qualcosa che, per evidenti motivi, non poteva fare in un team satellite Ducati.

Così ha parlato Marini dopo il primo giorno di test a Sepang. Per lui 17esimo tempo miglior velocità di punta, 336.4 km/h ma zero illusioni: "L'ho fatta stando in scia" ha chiarito.

Aver provato durante lo shakedown vi ha aiutato?

“Aver provato qui durante lo shakedown non rappresenta un vantaggio enorme, se lo fosse stato, sarei secondo come Acosta… ma è sicuramente qualcosa di cui avevamo bisogno in questo momento, abbiamo bisogno di trovare la direzione. Tutti i piloti Honda sono concordi nell’aver individuato una delle due moto da usare, ma non posso dire quale. La RC213V migliora a ogni uscita, mi trovo bene con la squadra e con i giapponesi: per il momento va bene così, ma c’è ancora tanto da fare"

E rispetto a Valencia?

"Siamo sicuramente messi meglio rispetto a Valencia, e, come detto, il fatto che tutti abbiamo dato le stesse valutazioni, ci permette di lavorare più sul pacchetto e sullo stile di guida. Sicuramente la moto è più veloce di prima, c’è più potenza, più coppia, bisogna gestire meglio l’acceleratore, dobbiamo migliorare la trazione" 

Sulla miglior velocità massima...

"Ho la migliore velocità massima grazie a una scia, altri hanno fatto quella velocità da soli"

Sul fatto di essere pilota ufficiale e tester...

"Abbiamo così tanto materiale da provare che bisogna riuscire a mettere tutto insieme: per il momento abbiamo fatto un passo in avanti in tutti i settori, motore, ciclistica, aerodinamica, ma siamo solo al 60% del nostro potenziale. Nei prossimi giorni spero di completare il lavoro, avere un quadro generale della moto più preciso e trovare una base per i prossimi test in Qatar"

Altre cose fondamentali da fare...

"Bisognerebbe fare la simulazione con un passo discreto e un buon attacco al tempo"

Infine una valutazione generale...

"Per me questo tipo di lavoro è molto divertente, devi essere preciso nelle indicazioni: per me era subito chiara la direzione da seguire, sono contento che anche gli altri piloti la pensino come me. Poi diventerà più complicato quando bisognerà andare più forte: quando sei da solo ti sembra che funzioni bene, poi però prendiamo un secondo dagli altri. C’è abbastanza interazione tra noi piloti, io sto cercando di fare capire ai giapponesi che è quello che va fatto per arrivare più velocemente a certi risultati, poi ognuno vada per la sua strada”

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