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L'Aprilia di Raul Fernandez senza ali nella gara dell’Australia. Ecco la spiegazione del nostro Ing. Giulio Bernardelle, data nell'ultimo DopoGP (potete vedere il punto esatto in cui ne parla cliccando nel video sotto.
Ad ogni modo, come ha spiegato l'ing le ali nascono da una segnalazione di Dovizioso, nel 2015, ma “non siamo ancora arrivati a una scienza esatta di applicazione sulla MotoGP” ha detto Bernardelle.
Ecco le parole precise del mitico Ing!
“Bisogna ripassare i motivi per cui vengono applicate queste appendici aerodinamiche sulle MotoGP che sono motivi ben diversi dall'applicazione che viene fatto sulle auto in Formula 1.
Le appendici aerodinamiche sulle MotoGP servono sostanzialmente a riportare la distribuzione di pressione sulla carena della moto. Abbiamo visto fin dal 2015 molte Case restie a seguire quello che era stato l'esempio di Ducati di applicazione delle ali.
Ricordiamo che Ducati aveva deciso di portare le ali in pista nel 2015 per correggere una caratteristica che Dovizioso in particolare sottolineava sempre della moto italiana che era quella di un eccessivo sottosterzo in fase di uscita di curva.
Si era quindi pensato di applicare le appendici aerodinamiche appunto per correggere con un aumento del carico sul davanti questa caratteristica della della moto.
Dopo, tutti si son messi ad applicare le appendici aerodinamiche e in un certo senso si è visto un vantaggio da un punto di vista di percorrenza di curva.
Però non siamo ancora arrivati ad un livello di sviluppo dell'aerodinamica tale per poter dire che è in assoluto una scienza esatta come applicazione sulle MotoGP.
Queste di Aprilia sono situazioni che un po' fanno sorridere e dall'altra parte sono situazioni legate proprio alla alla caratteristica di questa pista (Phillip Island, ndr) cioè questa pista qui non ha grandi frenate, non ha grandi accelerazioni e quindi da questo punto di vista una moto ben bilanciata teoricamente non ha gran bisogno di appendici aerodinamiche, perché puoi bilanciare la moto anche con uno studio aerodinamico che non preveda delle ali, soprattutto delle ali importanti come ha sempre avuto Aprilia”.
Chi ha preso la decisione di correre senza ali?
“Il pilota in primis, con una sorta di liberatoria ricevuta dalla direzione tecnica di Aprilia, ma è stato il pilota a dire voglio provare, voglio guidare la moto così”.