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Manu Cazeaux, capotecnico di Maverick Vinales, è una figura importante per il pilota spagnolo arrivato, dopo quasi tre anni, alla prima vittoria con Aprilia.
Cazeaux ha parlato con il collega Mela Chercoles di As spiegando il rapporto e il modo di lavorare che ha instaurato con Maverick, con cui lavora dal 2023.
I due si conoscono dal 2015 e nel 2016 hanno vinto insieme il primo GP di MotoGP, a Silverstone, con Suzuki. Nel 2023 le loro strade si sono riunite per volontà di entrambi: addirittura, come ha raccontato Livio Suppo, Cazeaux ha rinunciato a delle offerte con uno status più alto, per tornare a lavorare con Vinales, con l'obiettivo di diventare campioni del mondo.
Si è detto spesso che il problema di Vinales è la costanza, Cazeaux ha detto: "Penso che abbiamo questo livello dal Qatar dell'anno scorso, quando abbiamo capito un po' come andare con la 2023. Effettivamente l'Aprilia era una moto difficile per lui, aveva dei limiti che non abbiamo raggiunto né compreso, ma abbiamo finito molto bene, con una scelta sbagliata della gomma a Valencia, altrimenti sarebbe salito sul podio. Lì aveva fatto la pole".
Ancora: "In inverno tutto è diventato un po’ complicato per noi perché abbiamo avuto molti problemi nei test con la moto 2024. Questa moto aveva più potenziale di quella 2023, ma ha un bilanciamento diverso e in Qatar lo abbiamo capito, guardando i dati, e in Portogallo ci siamo presentati con delle modifiche alla moto, quindi o non abbiamo capito niente o andremo forte in tutte le gare”.
Sul rapporto con Vinales: “Lui sa che, se devo dirgli qualcosa, gli dico quello che penso, anche se la cosa lo fa arrabbiare. Potrebbe esserci una discussione, ma abbiamo un buon rapporto e alla fine c’è fiducia reciproca”.
Infine: “Credo che Maverick, se non quello con la velocità più alta negli ultimi tempi, sia uno dei tre con la velocità più alta. Questo non basta per vincere i campionati del mondo, perché hanno vinto persone con meno velocità di lui. Voglio dire, non è abbastanza. Devi lavorare su altre cose".