Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Jorge Martin era stato ospite del noto programma spagnolo El Hormiguero a dicembre (con relative polemiche per una frase sugli omosessuali). Ieri sera è stata la volta dei fratelli Alex e Marc Marquez.
I due hanno parlato con il conduttore Pablo Motos a pochi giorni dal primo GP, quello del Qatar.
Al contempo su Dazn Espana è uscito un documentario intitolato Famiglia Gresini che ovviamente riguarda da vicino i Marquez. Ecco alcuni estratti delle parole di Marc.
Subito litigio nel box Gresini: Marc, ridendo, ha raccontato: "Appena entrati abbiamo litigato. Nel box c’è il lato destro e il lato sinistro. Io ho passato tutta la mia carriera sportiva sul lato destro (di solito riservato alla prima guida, ndr), ma qui c’è Alex. Stavo trattando con il team manager di Gresini e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto avere il lato destro. Lui mi ha detto 'tuo fratello non vuole cambiare'. Ho dovuto arrendermi!" ha detto sorridente il 31enne.
Dopo 11 anni in Honda non è facile cambiare, un esempio: "Sulla Ducati per abbassare il dispositivo posteriore c’è un metodo diverso. Beh, tante volte non me lo ricordavo, uscivo dalla curva 1 e la moto cadeva e perdevo tutto il giro. Bisogna automatizzare tutti i processi".
Sul fratello Alex: "Spero si consolidi regolarmente nelle prime sette o otto posizioni e da lì possa iniziare a consolidarsi nella top 5. Comunque ha già vinto gare sprint e fatto podi nelle gare lunghe. Deve consolidare quella base".
Sulla sua pre-season: “Sono stato molto paziente. Ci sono stati giorni in cui ero 14esimo, 18esimo... pazienza, ma senza cadere. Ora nelle gare, vedrò... ma vedo del potenziale. Sono passati quattro anni, dal 2020 ma sono caduto molto, mi sono fatto molto male, ho avuto otto operazioni al braccio... devo avere pazienza. La gente dice 'con la Ducati arriverà e distruggerà', no, non è così. Da due anni non vinco una gara e non posso pensare di vincere il mondiale. Prima dovrò fare punti, una top 5 , poi un podio... poco a poco”.
Che strano in azzurro! "Quando mi sono visto per la prima volta sullo schermo vestito con questi colori, la sensazione è stata strana. Ma sono entusiasta di questa opportunità e cercherò di sfruttarla al meglio".
Sul clima nel team Gresini: "Bisogna entrare nella loro atmosfera. È una squadra divertente, dove si festeggiano tutti i compleanni e nessuno risparmia una sola parola".
Sull’integrarsi nel team Gresini: “La mia influenza all'interno del box non deve cambiare il clima della famiglia Gresini. Per questo ho portato nel box solo uno dei miei membri del team Repsol e non tutta la squadra, perché loro hanno la loro famiglia e il loro ambiente. Cambiando pilota non puoi distruggere un'intera famiglia, per questo mi devo adattare".
Sugli obiettivi: "Come famiglia Márquez speriamo o proveremo a portare loro molti trofei, vittorie e podi in MotoGP”.