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L'anno scorso aveva vinto Alex Marquez, quest'anno ha vinto il fratello Marc, anzi ha stravinto. Sto parlando del campionatino dei piloti che hanno cambiato moto tra il 2023 e il 2024.
I partecipanti erano 5 o 6 se si include anche il rookie Pedro Acosta. Or dunque: Alex Rins (da Honda LCR a Yamaha ufficiale), Johann Zarco (da Ducati Pramac a Honda LCR), Luca Marini (da Ducati VR46 a Honda HRC), Marc Marquez (da Honda HRC a Ducati Gresini) e Franco Morbidelli (da Yamaha ufficiale a Ducati Pramac).
Ora la classifica finale, dopodiché i promossi e i bocciati.
Marquez 392 punti
Pedro Acosta 215 punti
Franco Morbidelli 173
Johann Zarco 55
Alex Rins 31
Luca Marini 14
Alex Rins: un campionato anonimo che, nonostante tutto, gli è valso la riconferma sulla Yamaha ufficiale. Il compagno Quartararo lo ha battuto sistematicamente. Rins non ha mai fatto punti nelle Sprint e in gara ha ottenuto due top ten (Aragon e Malesia). Inutile girarci intorno: l'infortunio del Mugello nel 2023 sembra averne dimezzato le qualità. Voto 4,5
Luca Marini: il 10° posto nei test di Valencia 2023 aveva fatto pensare a tutti che non sarebbe stato un anno così disastroso. E invece, al netto delle difficoltà di Honda, Marini è stato il peggior pilota in classifica, 22° e ultimo tra gli ufficiali con 14 punti. Un'annata di apprendimento sicuramente. Il compagno Mir, anche lui andato malissimo, si è steso spessissimo in gara. Marini è caduto pochissimo (solo 4 volte in tutte le sessioni dei 20 GP, Mir 17). Difficile dare un voto, ma considerando il rendimento di Zarco, non può essere superiore al 4,5
Morbidelli: ok, aveva una GP24 e doveva fare meglio visto che aveva la miglior moto del lotto. Dalla seconda metà dell'anno sembrava pronto a tornare sul podio, invece non ci è mai riuscito, anche se spesso, nelle prime fasi di gara è stato davanti, coi primi.
È vero anche che, causa brutta caduta con la Panigale nei test di Portimao ha saltato tutta la fase di apprendimento con la GP24 e si è trovato a provarla per la prima volta nelle FP1 del Qatar. Nel 2025 riparte proprio dalla GP24, unico pilota a mantenere la stessa moto.
Quindi il voto è insufficiente ma con la possibilità di recuperare, diciamo, nei primi 2-3 mesi del 2025 se, con la GP24 riuscirà a fare la differenza su tutti gli altri, conoscendola meglio. Fare la differenza: podi e/o anche una vittoria. Voto per il 2024: 5,5
Pedro Acosta: c'è bisogno di spiegare il perché è promosso? Grande anno, podi, velocità, determinazione. Il tutto nonostante una KTM non proprio al massimo e, nella seconda metà dell'anno abbia vissuto, come tutti, l'ombra della crisi KTM. Voto 8, è mancata solo una vittoria
Johann Zarco: la Honda più veloce, in qualifica e in gara. Il 17° posto finale in classifica non è molto, rapportato agli altri ma rispetto al compagno e soprattutto alle due Honda ufficiali ha fatto un'enorme differenza. Anche qui voto 8
Marc Marquez: tre vittorie, il terzo posto mondiale dietro ai due fenomeni, l'unica GP23 capace di vincere e di essere spesso con gli altri due. Dall'Igna lo ha scelto per fare coppia con Pecco Bagnaia e, fra le righe, ha fatto capire che quello che ha fatto MM con la GP23 è qualcosa di notevole.
Perché? Perché Dall'Igna ha spiegato che, viste le notevoli concessioni per le altre Case, nell'inverno scorso, Ducati ha osato un bel po', cercando di creare una moto molto più performante della precedente, a costo di prendersi qualche rischio (come il chattering segnalato a inizio anno da Martin e Bagnaia). Insomma la GP24 è stata una moto molto migliore della GP23, secondo il Dg di Ducati Corse.
Nonostante questo MM è stato spesso al pari di Martin e Bagnaia, seppure fosse solo al primo anno con Ducati. Voto 9
Ecco chi cambia moto tra il 2024 e il 2025:
- Martin (da Ducati ad Aprilia)
- Bastianini (da Ducati a KTM)
- Vinales (da Aprilia a KTM)
- Bezzecchi (da Ducati ad Aprilia)
- Miller (da KTM a Yamaha)
- Oliveira (da Aprilia a Yamaha)
E poi ci sono i rookie: Ai Ogura, Somkiat Chantra e Fermin Aldeguer.
Nel frattempo salutano la compagnia: Aleix Espargaro (da pilota Aprilia a collaudatore HRC), Augusto Fernandez (da pilota KTM a collaudatore Yamaha) e Takaaki Nakagami (da pilota Honda a collaudatore Honda)