MotoGP 2024 - Massimo Branchini: "Stoner talento unico, Morbidelli sta arrivando" [VIDEO]

Conosciamo meglio il capo tecnico di Franco Morbidelli: come ha iniziato nelle moto, come è arrivato al motomondiale. Come al solito in questa rubrica, si ripercorre la sua storia attraverso i piloti con i quali ha lavorato in passato, tra cui Casey Stoner, fino ad arrivare al presente.
29 agosto 2024

 

Alcaniz - Massimo Branchini, classe 1968, come hai iniziato con le moto?

“Avevo una officina, nel 1987 ho fatto il meccanico di Lucio Cecchinello nel campionato italiano. Poi sono andato in Aprilia con Fabrizio Guidotti e nel 1996 sono arrivato al mondiale in 250 con Roberto Locatelli. Poi ho lavorato con Loris Capirossi, super istintivo, e Tetsuya Harada, uno dei più forti piloti giapponesi, anche mentalmente. Quindi sono tornato da Cecchinello e nella sua squadra ho lavorato con Casey Stoner, talento unico e straordinario. Quindi sono andato alla Derbi, fino al 2006, per poi tornare in Aprilia, fino al 2012. Poi sono stato nella squadra di Ajo”

Branchini parla un po’ dei suoi piloti, soffermandosi molto su Stoner.

“Di quelli che ho conosciuto io è sicuramente il pilota con più talento e più istintivo. Ma chiedeva troppo a se stesso, anche per la responsabilità importante che aveva sulle sue spalle”

Massimo ha vinto il mondiale Moto2 con Remy Gardner e Augusto Fernandez: come mai hanno faticato così tanto in MotoGP?

“Questo mondo va troppo veloce, non c’è la pazienza: avrebbero le qualità per fare bene anche in MotoGP. Sono due campioni”

Si parla anche di 2T e 4T.

“Se devo accendere una moto, accendo un 2T per l’odore, il rumore, per un po’ di nostalgia. Ma mi piacciono molto anche i 4T. Le MotoGP di oggi? Da tecnico mi piacciono, ma qualche “aggeggio” si potrebbe togliere per rendere il campionato più omogeneo”

Eccoci al 2024: facciamo il punto su Franco Morbidelli.

“E’ un ragazzo veramente straordinario, uno dei piloti più corretti ed educati che abbia mai conosciuto. Purtroppo Franco veniva da qualche anno complicato e in queste stagioni c’è stata una evoluzione importante in MotoGP, con Yamaha che era rimasta un po’ indietro. Inoltre lui è passato da un 4 in linea a un 4V, con una MotoGP molto evoluta nelle ultime stagioni. In più non ha fatto nemmeno un chilometro durante l’inverno: all’inizio per lui era difficile gestire tutto quello che c’è da gestire adesso in MotoGP. Siamo partiti molto indietro, adesso ha imparato a gestire la moto: gli manca sfruttare il potenziale della gomma nuova, non riesce ancora a spremere la Ducati al 100% in qualifica. Siamo al livello al quale mi aspettavo di essere. E’ un pilota che sta nei dieci normalmente, nei primi cinque se va tutto bene, sul podio se si allineano tutti i satelliti… La vittoria? Al momento con Bagnaia e Martin è complicata”

Immancabilmente si analizza la differenza tra GP23 e GP24..

“La GP24 è più competitiva, più facile, si è adattata meglio alle gomme nuove”

 

Nel 2025?

“Sarò in VR46 con Fabio Di Giannantonio e la GP25. Ma sono felicissimo che dall’altra parte del box ci sia Franco Morbidelli”.

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