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Dopo la vittoria del titolo in Thailandia, Ai Ogura si è raccontato ai microfoni dei giornalisti. Il futuro rookie della MotoGP ammette i suoi punti deboli e spiega l'emozione del trionfo davanti ai ragazzi della Asia Talent Cup.
Su quanto significhi per lui diventare campione del mondo...
"So come sono. Quando ero più giovane non ero uno dei più veloci. Penso di non avere davvero un super talento, ma se lavoro molto, credo di riuscire a farcela. Per questo motivo non mi immagino come un 5 volte campione di MotoGP: se succedesse sarebbe fantastico, ma le possibilità sono davvero basse. Stavo sognando di essere il numero uno del mondo. È quello che ho pensato per tutta la mia carriera"
Sulla sua stagione...
"Non ho iniziato bene questa stagione. Ho finito le prime gare in P6, P7, P6 di nuovo. Garcia aveva molti punti di più di me. Non è stato un bel momento, ma non ero molto preoccupato per il campionato e per la stagione. Anche se finivamo in P6, P7, sapevamo di avere la potenzialità per vincere, di finire a podio se lavoravamo in modo corretto. Ho iniziato a farmi vedere, ho vinto a Barcellona e tutto stava andando bene, ma ho rimediato una frattura in Austria e ho pensato di non vincere di nuovo. Ho pensato che fosse finita, ma dopo questo la vittoria di Misano per me è stata enorme. Avevo ancora dolore, ma ho vinto la gara e potevo motivare il team ancora di più, tutti stavamo inseguendo questo. Nella stagione finale abbiamo finito molte volte sul podio solo correndo in gestione. Non è stato un anno perfetto, ma è stata una stagione bellissima"
Sui ragazzi della Asia Talent Cup che lo hanno festeggiato al suo rientro nel parco chiuso...
"Sono molto felice di aver vinto questo titolo di fronte a tutti i ragazzi della Asia Talent Cup. Vengo anche io dalla Cup, i ragazzi che mi stavano guardando lo sapevano e ora che ho vinto il titolo possono pensare che possono vincere. Tutti i ragazzi che erano sul podio erano molto motivati, stavano guardando al futuro. È stato molto bello"
Su quanto sia importante la vittoria del suo titolo per il motorsport giapponese...
"Due o tre anni fa, ero a cena con tutti i piloti giapponesi attuali del paddock e abbiamo detto che forse non ci sarebbero tanti titoli vinti da giapponesi e se avessimo perduto questa era, forse non saremmo più tornati. Abbiamo detto che dovevamo riuscire a farcela. Ora io ce l’ho fatta e sono molto felice. Ci saranno anche altri piloti giapponesi, ci sono molti giovani"